Quali sono gli effetti di un trauma sullo sviluppo del bambino?
Il significato della parola “trauma”, di derivazione greca, è strettamente connesso con il termine “ferita”. Solitamente, parlando di trauma, si fa riferimento ad un evento ad alto impatto emotivo e di difficile elaborazione, che comporta delle conseguenze negative sul funzionamento dell’individuo, ad esempio l’insorgenza di sintomatologie ansiose e/o depressive.
Da studi recenti da parte dell’Università di Washington, con l’obiettivo di indagare gli effetti che i diversi tipi di trauma hanno sulla crescita dei bambini, è emerso che differenti tipologie di trauma influenzano differentemente la crescita e lo sviluppo dei bambini. In particolare è emerso che i bambini esposti a fattori stressogeni nelle prime fasi della vita, come negligenza e trascuratezza, mostrano, rispetto ai loro coetanei, un ritardo nello sviluppo puberale. Contrariamente, i bambini sottoposti a violenze, come l’abuso fisico, emotivo e/o sessuale, presentano, sempre rispetto ai loro coetanei, un invecchiamento biologico molto più veloce. La ricerca ha coinvolto circa 250 bambini e adolescenti in età compresa tra gli otto e i sedici anni. I bambini sono stati seguiti per un periodo di tempo al fine di comprendere le conseguenze del trauma subito.
Ovviamente, è bene distinguere i traumi con la “T” ed traumi con la “t”. Questi ultimi fanno riferimento ad esperienze disturbanti, caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intensa, generalmente d’origine relazionale. Diversamente, i traumi con la “T”, fanno riferimento ad eventi che minacciano la propria incolumità o quella delle persone care, come i disastri naturali.