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Quando provare troppa empatia può essere un problema

L’empatia può essere intesa come la capacita di mettersi nei panni negli altri, che ci permette di provare sensazioni ed emozioni come la vita dell’altro si fondesse con la nostra. Ma ciò è positivo o può degenerare verso pericolosi atteggiamenti per il proprio equilibrio emotivo e psicologico?

L’empatia al giorno d’oggi

Essere empatici e provare compassione per gli altri è molto importante ai giorni nostri, in quanto ci permette di capire il punto di vista di chi ci circonda, provando sulla nostra pelle sentimenti di altruismo e generosità verso il prossimo.

Solitamente questa sensazione viene provata verso individui meno fortunati di noi, come ad esempio i poveri, gli anziani, i malati e tutte le persone che si ritrovano a vivere in contesti molti difficili.

In seguito ai momenti tragici dettati dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus degli ultimi mesi, trovare qualcuno in grado di offrire supporto e sostegno emotivo è davvero fondamentale, anche se è altrettanto importante porre dei paletti per evitare che i problemi degli altri possano arrivare a sconfiggere e distruggere la nostra personalità.

Gli ultimi studi in questo campo hanno dimostrato che non sempre l’empatia può essere intesa come una dote positiva, in quanto secondo quanto emerso da diversi esperimenti, possono emergere dei comportamenti anomali che possono arrivare a danneggiare alcune delle parti implicate nella relazione, che comincerebbero quindi a manifestare segni di squilibrio e di fragilità emotiva, nata per essersi fatti troppo carico dei problemi degli altri.

Il pensiero degli empatici secondo il metodo scientifico

Molte persone hanno capito che l’empatia è un sentimento che può essere facilmente influenzato e controllato da chi fa parte del rapporto, e che spesso contrariamente a quanto si crede, non sempre è gradito in quanto gli altri non desiderano essere compresi o compatiti da chi li circonda.

In molti casi alcuni di questi soggetti sono stati valutati in maniera completamente negativa, in quanto molti individui tra quelli che hanno preso parte alla sperimentazione, riuscivano ad immedesimarsi e ad essere propensi verso il prossimo solamente nei casi in cui la situazione ed il personaggio da interpretare o comprendere erano graditi, mentre in caso contrario tutto tendeva ad assumere connotazioni completamente diverse.

Come gestire il sentimento dell’empatia in modo da renderlo positivo

Nonostante negli anni siano stati dedicati molti studi al tema dell’empatia, essa rimane ancora un mistero ed un territorio inesplorato sotto diversi punti di vista.

Essa è molto difficile da descrivere, sia per chi la prova sia per chi viene descritto come il soggetto verso il quale manifestare questi sentimento particolare e unico nel suo genere.

L’empatia è considerata un segnale sociale grazie alla quale è possibile costruire grandi relazioni e forti legali, tutto per via delle tantissime risorse messe a disposizione nel mondo della comunicazione. Essere empatici non vuole dire provare pietà e sostenere completamente chi ci circonda anche qualora questi metta in atto dei comportamenti e degli atteggiamenti totalmente sbagliati, ma deve essere intesa come la capacità di vivere sulla propria pelle azioni, anche sbagliate, in modo da provare le conseguenze relative ad operazioni fallimentari ed immorali.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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