Come si rivela la malattia di Diogene?
In che modo si manifesta la malattia di Diogene?
In estrema sintesi, nella perdita pressoché totale di interesse nei confronti della cura di sé, delle cure mediche e dell’igiene personale. Fondamentalmente è un disturbo psicologico-comportamentale caratterizzato dall’estrema disattenzione alle necessità basilari. La sindrome è stata riconosciuta per la prima volta nel 1975 ed è conosciuta anche con il nome di “barbonismo domestico”. Il disturbo è una condizione tipica delle persone anziane (squallore senile) o molto malate che vivono in stato di isolamento, in particolare di quelle che soffrono di demenza progressiva.
Perché tirare in ballo Diogene? Il nome della malattia fa esplicito riferimento al filosofo greco Diogene di Sinope – detto “il Cinico” – ed al suo stile di vita improntato alla più totale semplicità: la storia ci dice che egli viveva, al fine di evitare ogni comodità, in una botte, anziché in una casa, così da creare una sorta di ritiro spirituale permanente.
Le persone colpite dalla malattia di Diogene sembrano aver smarrito il comune senso del pudore e della vergogna: smettono di lavarsi, accumulano compulsivamente oggetti per l’incapacità di separarsene, non assumono farmaci e non si sottopongono ad esami o trattamenti di altro tipo, anche mettendo seriamente a rischio la propria esistenza.
Si ipotizza che le cause siano da attribuire ad eventi particolarmente infelici, come, ad esempio, la perdita di una persona cara. La Sindrome di Diogene, insomma, sarebbe la risposta ad un forte stress, un meccanismo di difesa della mente.