Uno dei sintomi principali del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è la procrastinazione. Tantissimi genitori lottano con questo fenomeno quando il loro bambino o adolescente dovrebbe svolgere compiti o faccende.
Nella maggior parte dei casi viene interpretato come pigrizia o come un gesto di sfida. Ma nei disturbi di ADHD e di funzionamento esecutivo, la causa della procrastinazione sono dei forti sentimenti di sopraffazione.
L’adolescente lotta con le sue scarse capacità organizzative, che gli impediscono di stabilire priorità e pianificare in anticipo le attività. Questo comporta sopraffazione e sentimenti di ansia, che innescano il sistema di risposta di lotta o fuga nel cervello.
Ci sono delle strategie per aiutare i figli a vincere la procrastinazione, rimanere concentrati e aumentare la produttività. Vediamone alcune.
1.Ridurre le distrazioni
Se lo spazio dedicato al lavoro è pieno di distrazioni, è più facile procrastinare. Bisogna silenziare o spegnere il telefono e bloccare i social media e altri siti. Se si trovano in salotto, la televisione deve rimanere spenta.
2.Iniziare dal compito più impegnativo
Il compito più impegnativo non è per forza il più difficile, ma fa paura. Bisogna chiedere ai ragazzi di svolgerlo per primo, così che il resto della giornata sarà dedicato a cose più piacevoli. Quando il peggio è fatto, si sentiranno subito meglio.
3.Suddividere le attività più lunghe
Quando un compito sembra troppo grande e opprimente scatta la procrastinazione. Si può invece suddividerlo in passaggi più piccoli e più gestibili. Ad esempio, iniziare facendo un elenco delle cose da fare e spuntare ogni passaggio via via che viene terminato darà più soddisfazione.
4.Rispettare le scadenze
Dare una scadenza non negoziabile per finire un compito, segnandola sul calendario di famiglia, è un modo per superare la procrastinazione. Se i compiti sono particolarmente impegnativi, la scadenza può essere flessibile per i sottogruppi di attività.
Le scadenze danno motivazione e mantengono sulla buona strada per raggiungere i propri obiettivi.
5.La tecnica del “pomodoro”
La tecnica del pomodoro è una strategia di gestione del tempo che consiste nel suddividere grandi compiti in brevi intervalli con brevi pause tra loro. Tutto quello che serve è un timer, e il rispetto dei seguenti passaggi:
- Assegnare un compito al bambino o ragazzo
- Impostare il timer per 25 minuti (il nostro “pomodoro”)
- Lasciarlo lavorare sul compito senza interruzioni fino al suono del timer, quindi scrivere un segno di spunta su un foglio
- Fare una pausa di 5 minuti
- Dopo aver completato quattro “pomodori”, fare una pausa più lunga, tra 20 e 30 minuti.
- Ripetere il processo più volte durante la giornata.
6. Pianificare il tempo libero
Chiedere al ragazzo di programmare un tempo nella giornata per i videogiochi, la televisione e altre attività creative. Chiedere di mantenere questi impegni nell’orario programmato per concentrarsi sul lavoro nel resto del tempo. Includere il tempo libero nei programmi è sempre importante.
7. Responsabilizzazione
Bisogna stabilire orari e giorni in cui discutere con i ragazzi di come stanno andando i compiti e le faccende assegnate. È importante rispettare il giorno pianificato, per far sì che i ragazzi prendano molto sul serio i loro programmi.
8. Ricompense
Le ricompense, in denaro o altri regali, al completamento di un’attività, aiutano il rilascio di dopamina nel cervello, portando i ragazzi a una maggiore propensione verso lo svolgimento dei compiti e delle faccende.
La maggior parte dei ragazzi procrastina di tanto in tanto, e non bisogna punirli per questo. Bisogna invece promuovere l’auto-perdono, che è a sua volta un aiuto per vincere la procrastinazione rimettendosi al lavoro per mantenere la giusta rotta.