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10 comportamenti ansiosi probabilmente collegati ad un trauma

Ogni persona ha un proprio modo di reagire ai diversi accadimenti della vita. 

Alcune possono sembrare reazioni comuni, mentre altre alquanto esagerate. In molti casi entra in ballo una componente che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle: l’ansia.

Spesso questo disturbo comportamentale deve la sua presenza ad alcuni traumi che abbiamo soffocato e accantonato, ma che possono riemergere da un momento all’altro, spesso senza preavviso.

Ecco quindi 10 comportamenti di natura ansiosa che, in un modo o nell’altro, possono essere collegati ad un trauma più o meno recente.

Non effettuare chiamate o rifiutare quelle in entrata

Quante volte vediamo un numero sconosciuto e decidiamo di rifiutare la telefonata ancora prima di sapere chi ci sta contattando?

Quante altre volte invece, dobbiamo fare una chiamata fuori dalla nostra zona di comfort e chiediamo a qualcuno di telefonare al nostro posto?

Questa si chiama ansia sociale e può essere alimentata da vari traumi del passato. Si sviluppa la paura di apparire al centro dell’attenzione e si finisce con l’evitare quella situazione. Questo perché ci si sente violati ed impotenti e quindi si tende a scappare.

Non parlare durante eventi pubblici

Anche in questo caso possono comparire più forme di ansia sociale, alcune collegate ad un luogo di crescita caotico che, a causa di disorientamento, ha inviato molti stimoli contraddittori fra di loro.

È proprio da queste caratteristiche che si genera un trauma, che finisce per coinvolgerci più del dovuto generando ansia, panico e senso di inadeguatezza, ma anche la paura di aprirci agli altri a causa della forte pressione psicologica.

Sentirsi a disagio se qualcuno si avvicina troppo

Molte persone ansiose gioiscono quando si ritrovano in un luogo da sole, poiché in questo modo evitano il dialogo e il confronto con chi non si conosce. Se questo non è possibile si cerca di mettere più spazio fra se stessi e gli altri. Quando si è costretti a condividere il proprio spazio vitale ci si sente impacciati e nervosi.

Scegliere determinati posti in luoghi pubblici

Quando si va da qualche parte, si ha la necessità di sedersi in determinati posti, come ad esempio nell’angolo con le spalle contro al muro. In questo modo si riesce a tenere sotto controllo la situazione, soprattutto in merito a porte o spazi aperti. Si entra quindi in uno stato di ipervigilanza che non ci permette di godere di certe situazioni.

Consumare cibo e bevande in eccesso o in difetto

Chi soffre di ansia tende a consumare cibo e bevande in eccesso o in quantità inferiori, non perché si ha fame o sete, ma perché si cerca un metodo per stemperare la pressione e sfogare un disagio. Il legame col cibo è un fattore di rischio molto importante in seguito alla manifestazione di ansia, poiché viene fatto coincidere con diverse emozioni.

Avere una reazione esagerata quando qualcuno bussa alla porta

Alcune persone non si fanno problemi ad aprire la porta di casa quando qualcuno bussa, mentre altri si immobilizzano e smettono di fare qualsiasi cosa per paura di essere sentiti. Questi sperano che il visitatore se ne vada il prima possibile. Nasce quindi un grande disagio.

Scusarsi in maniera continua anche quando non si ha torto

Le persone affette da ansia sono solite chiedere scusa anche quando non è il caso di farlo. Questo avviene perché questi individui si sentono in colpa e cercano di reprimere il senso di vergogna che stanno provando. Tutto questo causa un abuso emotivo che può essere ricondotto molto facilmente all’infanzia.

Spaventarsi per niente o in modo eccessivo

Se il sistema nervoso non è al massimo della forma ma influenzato da un forte livello di stress, si potrebbero mettere in atto dei comportamenti esagerati anche quando la situazione non lo richiede. Anche in questo caso il disturbo potrebbe insorgere in seguito ad un trauma infantile.

Difficoltà nel ricevere ospiti a casa

Solitamente si è felici quando ci si reca in visita a casa di qualcuno ma, allo stesso modo, l’ansia potrebbe non facilitare la gestione della cosa. Ricevere un estraneo in casa propria può generare incertezza, in quanto non sappiamo quali comportamenti questo metterà in atto e si teme una violazione della propria privacy.

Sentirsi a proprio agio con poche persone

È perfettamente normale trovarsi meglio con alcune persone, in quanto non si può riporre la propria fiducia verso tutti in ugual misura.

Ecco perché una persona che soffre d’ansia potrebbe non sentirsi a suo agio quando conosce persone nuove, poiché si ha paura dell’ignoto e di chi non si conosce.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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