Home / Attualità / Le diverse forme della solitudine: ecco come fare per star bene anche da soli
imparare a star soli, ecco come fare

Le diverse forme della solitudine: ecco come fare per star bene anche da soli

Affrontiamo  con questo articolo un argomento importante e spesso discusso, quello della solitudine, ma facendo una distinzione fra la solitudine affettiva e quella sociale, spesso confuse fra loro.

Innanzitutto cos’è la solitudine e perché ci spaventa così tanto?

La solitudine è in realtà uno spazio creativo nel quale elaborare riflessioni, pensieri, progettare, imparare a bastarsi. Purtroppo, sin da piccoli ci raccontano storie bruttissime e spaventose sullo stare soli che ci condizionano al punto tale, da avere paura della solitudine, come se “l’essere soli” fosse il peggiore dei mali.

Impariamo a star bene anche da soli

Non è così. La solitudine è un momento tutto nostro in cui abbiamo la possibilità di muovere riflessioni e pensieri positivi sul domani a partire da noi stessi e dai nostri desideri.

Una volta capito il senso ed il valore della solitudine, vediamo le due forme più diffuse:

  1. la solitudine affettiva, che si verifica quando ad esempio veniamo lasciati, chiudiamo una relazione, restiamo vedovi/e, ci separiamo; insomma ogni qualvolta si perde il legame col proprio partner. Tale forma di solitudine si fa sentire soprattutto a livello emozionale ed è provocata dal bisogno di attaccamento alla figura importante che abbiamo perso.
  2. la solitudine sociale, riguarda invece il senso di appartenenza e di accettazione ad un dato gruppo, intesa come condivisione di valori e credenze.

Come uscire dalla solitudine: esistono soluzioni?

Dalla solitudine affettiva si “guarisce” solo con la presenza di un altro partner, mentre dalla solitudine sociale se ne può venire fuori sviluppando ad esempio hobby ed interessi che portano a stare assieme agli altri e a condividere le stesse passioni.

La cosa fondamentale è non aver paura di restare soli, ma di valutare il valore attivo della solitudine e imparare a ricreare intorno a noi un piccolo spazio dove poter star soli senza interferenze e condizionamenti esterni.

About Giuliana

Autore: Assistente sociale, master in mediazione familiare. Scrivo da diversi anni, soprattutto per passione e mi occupo di diverse tematiche, dagli adolescenti, alle relazioni di coppia. Collaboro con la rivista Intimità. Amo scrivere poesie. ( per Contatto : jupax75[@]yahoo.it )

Vedi Anche

genitori e traumi infantili

Cosa fare se i genitori non riconoscono le ferite dell’infanzia?

Ci sono alcune persone che non riescono ad andare avanti nel momento in cui i ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *