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La consapevolezza rende l’uomo egoista?

Quando si parla di consapevolezza si fa riferimento ad una situazione che permette all’uomo di consolidare le proprie conoscenze e competenze, affinché sappia come reagire nel modo migliore in ogni situazione.

Secondo uno studio scientifico però, essere consapevoli potrebbe ingigantire in maniera spropositata il proprio ego, facendo sì che una persona possa diventare egoista.

A cosa serve essere consapevoli?

La consapevolezza aiuta la mente e lo spirito e spesso può essere accompagnata ad altri escamotage, come ad esempio la meditazione, in quanto insieme possono concorrere a ridurre la presenza di ansia e stress nella propria vita.

Studi americani hanno evidenziato che il ruolo della consapevolezza è sicuramente molto importante per ogni individuo, ma non sempre questo comporta esclusivamente dei vantaggi.

La consapevolezza infatti, può creare una sorta di egoismo negli individui poiché tutti iniziano a credersi superiori agli altri e si convincono di non avere bisogno di niente e nessuno, poiché sono in grado di provvedere a se stessi in maniera del tutto autonoma in ogni occasione, anche in quelle più critiche.

Se da un lato quindi la consapevolezza comporta un innalzamento della propria sicurezza e delle proprie capacità intellettive e cognitive, dall’altro potrebbero manifestarsi delle carenze per quanto riguarda l’ambito delle relazioni sociali.

I risultati al momento continuano ad esser molto contraddittori e discordanti, poiché per testare questa convinzione bisogna analizzare il singolo caso in quanto ogni individuo ha un carattere ed una personalità diversa, e quindi sono davvero molti i modi in cui una persona può reagire dinanzi alla stessa situazione.

Esistono delle differenze a livello culturale?

In base ai dati raccolti, le differenze dipenderebbero anche dall’etnia di apparenza e dalla cultura di un determinato individuo.

Le ricerche hanno infatti rivelato che alcune regioni, soprattutto quelle occidentali dove il grado di sviluppo economico e sociale e molto più sviluppato rispetto al resto del mondo, tendono a sentirsi più indipendenti e autonome, mentre gli altri paesi tendono a stabilire delle connessioni tra di loro per riuscire a supportarsi e sostenersi anche nei momenti più critici.

Oltre ai fattori culturali però, sono presenti delle varianti anche all’interno dei singoli soggetti, che possono percepire la realtà in maniera diversa e sentirsi più o meno disposti a relazionarsi con gli altri.

Un esperimento ha preso in esame più di 600 candidati, che vennero valutati ed esaminati dal punto di vista caratteriale.

Ogni persona ricevette del denaro da spendere come più desiderava, ma prima di avviare l’esperimento queste persone vennero informate dell’esistenza di gruppi di volontariato che si impegnavano nella raccolta di fondi di beneficenza.

Questo fattore influenzò molte persone che optarono per questa opzione pur di non essere giudicate, e mostrarono quindi la loro propensione nel dipendere da un concetto comune piuttosto che agire di testa propria.

Ecco quindi che essere consapevoli di un determinato fattore può avere delle ripercussioni sulle proprie scelte. Chi ha scelto l’opzione della beneficenza, si è dimostrato a sua volta come un individuo che optando per un’ azione morale eticamente giusta ,si sente più forte e superiore rispetto a chi ha preferito altre scelte.

La consapevolezza quindi è uno strumento davvero potente per chiunque decida di sfruttarlo, ma bisogna fare in modo di utilizzarlo nella maniera migliore.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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