La maggior parte delle persone desidera una vita appagante, ma trova degli ostacoli nel raggiungerla. Uno dei possibili motivi è che spesso manca chiarezza su cosa sia una vita appagante.
Questo riguarda persino i più famosi youtuber, influencer, fondatori di grandi aziende e altre persone di successo. Nonostante i successi magari non sono soddisfatti dalla vita o dagli affari su cui hanno speso così tanto tempo e energia.
Ma perché? Perché finché non facciamo un passo indietro, scavando in profondità e valutando ciò che è importante per noi come individui, non capiremo mai quale direzione vale la pena seguire.
Per costruire una vita appagante bisogna iniziare a chiarire il proprio “valore fondamentale”. Da lì si sviluppano gli obiettivi, trampolini di lancio che porteranno sempre più vicini a una vita in linea con il proprio valore fondamentale.
Il proprio valore fondamentale
Il valore fondamentale è l’unico valore sottostante che riunisce tutto ciò che rappresentiamo. È il tema ricorrente nei momenti in cui ci sentiamo più vivi. Ciò che conta di più per noi. È il pezzo fondamentale che una vita ben vissuta deve includere, per noi, comunque venga definito.
Capire il nostro valore fondamentale è come avere una bussola che ci indirizza verso il nostro nord, dove ogni giorno, ogni lavoro è significativo e orientato allo scopo che ci soddisfa.
Ad esempio, può essere la libertà. Se la libertà è il nostro valore fondamentale, probabilmente ci sentiremo ostacolati da un’offerta di un lavoro che non ci appassiona per 60 ore la settimana. E probabilmente la rifiuteremo.
Chiarire questo aspetto è fondamentale per decidere se le nostre azioni ci porteranno verso una vita allineata con ciò che conta di più. È un duro lavoro, richiede tempo, ma una volta fatto sarà tutto più coerente.
Come trovarlo
La tecnica del “Why Shovel” è una strategia semplice ma efficace per aiutarci in questo percorso. Ogni volta che vogliamo andare in fondo a qualcosa basterà chiedersi “Perché?”, fino a raggiungere il livello originario del tutto.
Potrebbe bastare una volta oppure potrebbe servire ripeterlo per dieci o più volte. Quando cerchiamo un tesoro, la profondità a cui dovremo scavare dipende da dove iniziamo. Se abbiamo già fatto molto lavoro introspettivo non dovremo scavare molto.
Impareremo a distinguere tra ciò che conta veramente e ciò che luccica e basta. Non servirà più puntare il dito contro qualche persona o entità specifica che ci ha influenzato dall’esterno. Non si tratterà più di accettare valori ereditati, quelli che altre persone ci hanno detto che dovremmo avere, non quelli che abbiamo scelto per noi stessi.
La tecnica “why shovel”: chiedersi perché fino all’origine di tutto
Ecco un breve esempio di conversazione di “Why Shovel”:
A: “Perché aiutare gli altri è importante per te?”
B: “Perché mi diverto”
A: “Perché?”
B: “Perché ho bisogno di una connessione umana”
A: “Perché?”
B: “Perché mi sono reso conto di essere bravo con le persone che aiutavo e mi piaceva vederle progredire. Quindi voglio continuare”
A: “Perché?”
B: “Perché credo che se tutti cercassero di aiutarsi a vicenda, saremmo in un posto molto migliore come esseri umani. Molte persone non lo fanno, anche se non gli costa nulla”.
Ecco quindi la pepita d’oro. Aiutare gli altri perché la credenza sottostante è che il mondo così sarà un posto migliore, non solo perché è divertente.
Conoscersi nel profondo e interrogarsi sul perché delle nostre scelte è l’unico modo per perseguire una vita appagante, soddisfacente e senza pentimenti.