La manipolazione affettiva è un fenomeno psicologico complesso che si verifica quando una persona con il suo comportamento e le sue parole cerca di influenzare: emozioni, decisioni e comportamenti di un’altra mediante delle tattiche emotive che spesso fanno leva sul senso di colpa o sull’affetto.
Si tratta di una forma molto sottile di controllo e di manipolazione psicologica che non è sempre semplice da rintracciare ma che nelle vittime può portare a delle gravi conseguenze psicologiche.
Quando ci si rende conto di questa manipolazione affettiva capire come uscirne non è mai semplice proprio perché ci si sente legati a colui che ha abilmente messo in atto queste tattiche, in genere anche per un lungo periodo.
La manipolazione affettiva: cos’è e come si manifesta
La manipolazione affettiva psicologica si manifesta in genere mediante dei comportamenti che sono finalizzati a far sì che l’altra persona si senta: inadeguata, colpevole e dipendente da chi mette in atto questo comportamento.
Questa manipolazione si manifesta nella maggior parte dei casi avviene nelle relazioni strette come quelle amicali, familiari oppure sentimentali nelle quali il legame emotivo è molto forte e si sfrutta la fiducia dell’altro a proprio vantaggio.
Nella maggior parte la manipolazione affettiva si manifesta con attività quali:
- Senso di colpa: il manipolatore usa frasi come “se mi amassi davvero lo faresti per me”, facendo sentire la vittima in debito.
- Gaslighting: una tecnica con cui la quale il manipolatore distorce la realtà per far dubitare la vittima delle proprie percezioni e dei propri ricordi mettendo in dubbio quello che la vittima dice di ricordare o di provare in riferimento a una determinata situazione.
- Ricatti emotivi: in questo caso si creano delle minacce implicite o esplicite come ad esempio: “se te ne vai, non so cosa farò” in modo tale da poter costringere la persona a restare.
- Svalutazione: si fanno delle critiche costanti o si minimizzano i successi e le capacità della vittima per riuscire a ridurne l’autostima e renderla di conseguenza più vulnerabile.
La manipolazione mentale nella coppia, oltre che tra familiari e in amicizia, è particolarmente diffusa, poiché si basa sulla fiducia reciproca e sull’intimità. In questi contesti, il manipolatore può creare una dinamica tossica di controllo, facendo leva su sentimenti come l’amore o la paura dell’abbandono.
Perché è pericolosa la manipolazione affettiva
La manipolazione affettiva è estremamente pericolosa perché agisce in modo silenzioso e progressivo, portando la vittima a perdere fiducia in sé stessa e a dipendere emotivamente dal manipolatore.
Quando si è vittime di manipolazione affettiva è possibile che si manifestino diverse problematiche e traumi. Ad esempio, le continue critiche e svalutazioni vanno a minare la fiducia delle proprie capacità, inoltre il manipolatore può allontanare la vittima da familiari e amici per cercare di rafforzare il controllo su di essa.
Oltre all’isolamento che è frequente nelle persone che sono manipolate emotivamente tra le altre problematiche che si possono identificare ci sono anche problemi che intaccano la vittima personalmente come, ad esempio, soffrire di depressione e ansia dovuta alla costante pressione a livello emotivo.
Infine, la manipolazione e il controllo che viene esercitato attraverso questa porta la vittima anche all’incapacità di prendere decisioni e a fidarsi della sua capacità di giudizio.
La psicologia ci insegna che il controllo esercitato attraverso la manipolazione non è mai una dimostrazione d’amore, ma una dinamica tossica che richiede attenzione e intervento.
Come uscire dalla manipolazione affettiva
“Manipolazione affettiva, come uscirne?” questa è sicuramente la domanda che molte persone si pongono una volta riconosciuta la dinamica tossica.
Uscire dalla manipolazione richiede forza emotiva, supporto esterno e spesso un percorso di crescita personale che è possibile però solo riconoscendo che il comportamento dell’altro è manipolativo.
Il primo passo è ammettere di essere vittima di manipolazione e che questo sia doloroso e difficile anche da accettare. Una volta che si riconoscono i comportamenti del manipolatore, grazie al supporto psicologico e di persone care è possibile cercare di interrompere la dinamica allontanando il manipolatore e non avendo più contatti con lui.
Dopo aver interrotto il rapporto con il manipolatore bisogna impegnarsi in un percorso volto al proprio benessere personale cercando di riscoprire chi si è al di fuori di una relazione tossica, al fine di liberarsi anche da quelle dinamiche mentali che ormai fanno parte di sé. Grazie alla psicoterapia è possibile trovare una via d’uscita anche dalla manipolazione affettiva.