Molti bambini e adolescenti si sono abituati alla gratificazione immediata, ma il fenomeno riguarda sempre più anche i genitori.
Davanti all’attesa, anche solo di pochi minuti, abbiamo reazioni sempre più intolleranti (pensiamo ad una pagina web che carica lentamente o ad una connessione Wi-fi che non funziona).
Siamo abituati ad una quantità sterminata di informazioni, disponibili ogni volta che vogliamo. I nostri smartphone ci permettono non solo di restare aggiornati sulle varie notizie, ma anche di costruire la comunicazione interpersonale.
Non sono più solo i giovani a trascorrere ore e ore sui social media, ma anche gli adulti. Molte persone dichiarano di aver cancellato i loro account dai social perché occupavano troppo spazio nel loro tempo libero o li facevano sentire insoddisfatti della loro vita.
La necessità di rallentare
Che le cose accadano rapidamente fa parte ormai della nostra cultura. Ma è importante che i genitori siano consapevoli di come, anche inavvertitamente, supportino la gratificazione immediata nei loro figli.
La tentazione di intervenire nei problemi dei propri figli con soluzioni rapide e immediate è forte, per mancanza di pazienza e difficoltà ad aspettare. Dare più tempo e ascolto sarebbe necessario anche per lasciare spazio ai figli di risolvere i problemi e trovare soluzioni da soli.
Spesso gli adulti si lamentano del fatto che i teenagers hanno sempre il telefono in mano, al punto di descriverlo come una “dipendenza”. Ma anche i genitori ormai dedicano tanto tempo allo smartphone per controllare messaggi, e-mail e notizie e sacrificano il tempo con i propri figli.
Le azioni dei genitori sono un modello per i figli
Pensa a quante volte controlli il telefono durante una cena al ristorante o in una vacanza con i bambini.
Quante volte un genitore promuove l’intolleranza verso l’attesa, con le proprie azioni?
Controllando il telefono durante una cena in famiglia, stai dando il permesso ai tuoi figli di fare lo stesso.
Inoltre, molti genitori sentono il bisogno di rispondere immediatamente ai messaggi dei figli, anche durante un evento sociale o un’attività personale. Ma i messaggi dovrebbero essere una possibilità di contatto, non una garanzia, neanche per i propri figli.
Prova invece a non rispondere subito ad un messaggio non urgente. Durante una riunione, o un’uscita con degli amici, prendi tempo per te stesso e non interromperlo ad ogni messaggio che arriva.
Anche se c’è la tentazione. Questo modo di fare aiuterà i tuoi figli a sviluppare tolleranza per l’attesa.
Certo, in alcuni momenti è importante assicurare che sarai disponibile per un messaggio o una telefonata al bisogno. Ad esempio, quando i ragazzi sono a casa da soli o guidano in un posto nuovo. L’importante è chiarirlo.
Un’altra cosa importante per un genitore è riconoscere quando viene travolto dal ritmo frenetico della società e si spinge senza volerlo verso la gratificazione immediata. In questo caso, fai un passo indietro e cerca di rallentare.
Molti bambini e adolescenti sono cresciuti in questa frenesia e sono inconsapevoli delle cattive abitudini che stanno sviluppando. È compito del genitore rallentare anche per loro. Avere più pazienza ed essere sempre consapevole di questa immediatezza che dilaga.
I tuoi figli non lo sanno, ma rallentare un po’ le cose ogni tanto è la scelta giusta, e lo apprezzeranno.