I bambini nel corso della loro crescita hanno bisogno di rapportarsi con i loro coetanei e creare dei rapporti di amicizia che lo rendano più felice. I bambini, di solito, sono in grado di rapportarsi con i loro coetanei, infatti, i piccoli non hanno le sovrastrutture mentali, come quelle degli adulti, che lo portano a fermarsi nel rivolgere o scambiare una parola con altri bambini.
Quindi il bambino è in grado di rapportarsi agli altri intorno a lui, sentendolo immediatamente come un’amico. Naturalmente, in età infantile, ad esempio durante l’asilo, non sono in grado di creare delle amicizie stabili e solide, in quanto è un processo complesso e faticoso per loro. Processo che però può essere incoraggiato e insegnato dai genitori.
L’inizio dei rapporti relazionali a scuola
I bambini iniziano a instaurare delle vere e proprie relazioni con i loro coetanei quando iniziano la scuola elementare. In questo periodo, i piccoli decidono in modo autonomo e consapevole di condividere i loro momenti liberi, la loro gioia o tristezza con coloro che gli stanno più a genio.
In questa fase è fondamentale che i genitori incoraggino i bambini a intrattenere delle relazioni sociali. Questo si può fare invitando a casa i propri compagni di classe, organizzando uscite di gruppo, organizzando gite, facendo da collante tra le loro conoscenze e i loro figli.
Sempre in questo momento, è importante che i genitori insegnino ai bambini che la qualità di un’amicizia valga più del numero degli amici che si hanno, e che l’amicizia si coltiva ogni giorno.
I genitori devono interferire con le amicizie dei loro figli?
I genitori hanno un ruolo molto importante nella costruzione dei rapporti d’amicizia dei loro bambini. Ma devono tenere a mente sempre due cose: aiutare i piccoli a relazionarsi non significa che bisogna sostituirsi a loro; bisogna spingerlo a costruire rapporti sociali ma rispettando le naturali inclinazioni e desideri del bambino.
I genitori devono controllare che il proprio bambino non venga schiacciato dalla personalità dell’altro purché sia abbastanza capace, mantenendo una propria autonomia d’azione e di pensiero. Questo è fondamentale durante l’adolescenza. I bambini sin da quando sono piccoli hanno sviluppato un’autonomia nel loro comportamento e una sicurezza nel campo relazionale, che li porterà a decidere da soli su quali siano le modalità di comportamento da adottare. In questo modo difficilmente durante l’adolescenza si faranno “traviare” dalle cosiddette “cattive compagnie”.
Le relazioni dei bambini e l’influenza della tecnologia
Durante il periodo della scuola elementare i bambini non dovrebbero utilizzare alcun supporto per la creazione e il mantenimento di relazioni con i loro amici. I genitori che verso i 9 anni chiedono il cellulare per mantenersi in contatto con i loro amici non devono essere assecondati. Almeno fino alla fine delle elementari. Successivamente dalle medie, però, si potrà decidere di dargli uno smartphone per comunicare anche con i loro amici. Anche perché arrivata l’adolescenza sarebbe inutile impedirglielo. Naturalmente, prima di dargli uno smartphone è consigliabile educarlo all’uso della tecnologia e dei social network, per evitare che usino questi strumenti in modo errato.