In questo articolo andremo a delineare la definizione di gentilezza cognitiva, stabilendo di che cosa si tratta e cercando di capire come funziona.
Essere gentili con la propria mente
Tutti sappiamo che al fine di preservare la qualità di un oggetto e far sì che questo posso funzionare bene e a lungo nel tempo bisogna prendersene cura, ma nonostante si tratti di un concetto piuttosto chiaro, spesso non ci accorgiamo di non essere altrettanto gentili con le nostre risorse personali, come ad esempio la mente.
Il periodo definito come rivoluzione psicologica ha posto al centro di tutto la mente umana, che finalmente riuscì ad ottenere un ruolo fondamentale e a ricevere l’importanza che fino a poco tempo fa non le era mai stata riconosciuta.
A questo filo conduttore può aggiungersi quello relativo alla gentilezza psicologica, ovvero un processo cognitivo che tende a valutare in maniera positiva la mente umana sia per quanto riguarda il funzionamento individuale che quello collettivo.
La mente è infatti una risorsa fondamentale per l’uomo, senza la quale sarebbe completamente impossibile svolgere ogni tipo di azione e prendere decisioni anche molto semplici da valutare.
Attuando questi comportamenti è molto più facile spronare la propria mente a raggiungere i propri scopi, ed ognuno riuscirà ad esprimere le proprie qualità e il proprio potenziale cognitivo senza sottovalutarlo e senza pensare di essere inferiore agli altri.
L’illusione della trasparenza
La maggior parte delle persone sono affette da quella che viene definita illusione della trasparenza, una credenza che spinge i diretti interessati a credere che gli altri siano eccessivamente attenti ai pensieri e ai comportamenti altrui, cosa che invece non avviene nella realtà.
Questa diceria però è totalmente infondata, in quanto gli altri non tendono ad esaminare i comportamenti altrui in maniera obbligatoriamente negativa, ma si tratta per lo più di una distorsione che ognuno di noi prova sulla propria pelle quando non possiede la giusta quantità di autostima e sicurezza.
Per contrastare questa tendenza è richiesto un cambiamento nei propri ragionamenti, elemento che può conciliare con la gentilezza cognitiva.
Ma come si può fare per adottare questo nuovo schema mentale e beneficiare dei molti vantaggi che esso è in grado di arrecare?
Diffondere le proprie intenzioni
Se non sai come agire in una determinata situazione e ti ritrovi in contesto dove il tuo interlocutore non mostra chiarezza nei comportamenti da mettere una atto, questa è sicuramente la scelta migliore da prendere in considerazione.
Per uscire da questa situazione non dovrai far altro che far capire al prossimo il tuo intento togliendolo così da un situazione piuttosto scomoda da gestire.
Trasmetti il tuo interesse agli altri
Se ti ritrovi coinvolto in una discussione con un’altra persona, puoi trasmettere al destinatario il tuo interesse in maniera tale che esso sappia di star affrontando argomenti per te interessanti.
Ciò non sempre potrebbe avvenire in maniera scontata, perché spesso quando un argomento non risulta essere particolarmente interessante potrebbero emergere dei segnali di noia attraverso il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale.
Pratica la gentilezza cognitiva sfruttando le tue idee
Una risposta elaborata in maniera completamente individuale non può che essere migliore rispetto a delle risposte convenzionali che spesso vengono pronunciate per comodità.
Con il tempo infatti, sarà possibile riconoscere tutte quelle situazioni dove l’ambiguità potrebbe prevaricare e distorcere la realtà circostante, e in quei momenti sarai in grado di elaborare delle risposte e mettere in atto dei comportamenti che ti consentiranno di essere gentile da un punto di vista cognitivo.
Se tutti mettessimo in atto questi schemi mentali, ognuno di noi saprebbe valutare in maniera diversa la persona con la quale ci sia relaziona e non si verificherebbe la perdita di risorse così importanti.