L’esperienza della genitorialità presenta diverse sfide. Quella dell’adolescenza è senza dubbio tra le più temute. Come spesso si sente dire, si tratta di un’età particolare.
Per aprire un attimo una parentesi all’insegna della complessità, si parla del periodo della vita nel corso del quale l’individuo inizia a gettare le basi per la costruzione della sua identità unica, che comprende aspetti mutuati dalla famiglia e altri che, invece, derivano dagli stimoli della società esterna e del gruppo dei pari.
Dal momento che, come ricorda sul suo sito ufficiale la Dott.ssa Ilaria Giannoni psicologo e psicoterapeuta a Firenze e professionista che, nel corso della sua carriera, si è occupata molto spesso di problematiche adolescenziali, uscire da questa età con una identità coesa è basilare per una vita serena, i genitori dovrebbero prendere in considerazione anche il loro di comportamento.
Esistono, infatti, alcuni errori che l’adulto dovrebbe evitare per assicurare, nel corso dell’adolescenza, ai propri figli un percorso non privo di difficoltà, ma senza dubbio all’insegna di momenti di chiarezza e centratura.
Vediamo alcuni di questi passi falsi nelle prossime righe!
Dimenticare di rispettare se stessi e gli altri
Molto spesso, si pretende da un figlio adolescente il rispetto delle persone con cui ha a che fare, imponendoglielo con metodi autoritari. In questi casi, prima di lasciar parlare la pancia è opportuno fermarsi un attimo e chiedersi se ci si comporta nello stesso modo sia con se stessi, sia con gli altri.
Essenziale prima di qualsiasi altra cosa è rispettarsi come individui, dedicare del tempo a se stessi a prescindere da lavoro e famiglia, curare il proprio benessere mentale ed evitare di sacrificare le proprie aspirazioni per gli altri, magari mettendo anche l’accento su tale aspetto.
Il rispetto per gli altri, invece, passa innanzitutto da quello per il partner. Se si pretende che il proprio figlio che si appresta a vivere l’adolescenza si rapporti con rispetto al mondo, è bene iniziare, come si dice spesso, dal proprio orticello, evitando di alzare la voce con il partner e di sminuirlo.
Trascurare le basi del coaching
Dimenticare che, con l’arrivo dell’adolescenza, il genitore diventa un coach, una guida che, partendo dalle doti che la persona con cui si interfaccia già ha, la aiuta a concretizzare determinati obiettivi, vuol dire compiere un grave errore e, di fatto, non dimostrare di essere cresciuti.
Sì, esattamente come cresce un figlio, cresce anche il genitore, che passa dall’insegnante che era durante l’infanzia a una guida, in grado, giorno dopo giorno, di aiutare la prole a raggiungere i propri obiettivi e a interfacciarsi con la responsabilità personale.
In vista di un periodo come l’adolescenza, è bene interrogarsi sulla capacità di fare tutto ciò, che non è certo scontata e implica, molto spesso, anche la forza di andare controcorrente rispetto alla società e di affrontare la delusione e la frustrazione dei figli.
Non ascoltare i propri figli
Sono tantissimi i genitori di figli adolescenti che li rimproverano quotidianamente, accusandoli di non sapere ascoltare in contesti che vanno dalla famiglia alla scuola.
Dietro a questi atteggiamenti da parte dei giovanissimi troviamo, oltre al comprensibile afflato di ribellione, anche l’esempio.
Un altro grave errore da non commettere è infatti quello di non essere in prima persona degli ottimi ascoltatori e di lasciarsi andare a un approccio sminuente verso problematiche che, in età adolescenziale, sono rilevanti, dai primi amori che non finiscono bene ai brutti voti a scuola.
Pensare di poter controllare tutto
Soprattutto nel mondo di oggi, con la pervasività della tecnologia che ha un impatto enorme sulla vita dei ragazzi, il pensiero di poter controllare tutto pervade spesso la mente e gli obiettivi dei genitori.
Si tratta di un ulteriore errore. L’unica cosa su cui si può avere davvero controllo è il proprio modo di reagire e di esprimere le emozioni.
Iniziare a lavorare su questi aspetti prima ancora che sul modo per ricavare la password dell’ennesimo profilo Instagram aperto dal proprio figlio vuol dire avere più chance di comunicare con lui in maniera chiara ed efficace.