In una relazione la gelosia possessiva può portare al deterioramento del rapporto, inoltre, l’intensità con la quale si manifesta può portare ad un’estremizzazione dei sentimenti che possono sfociare in comportamenti poco sani.
Nelle relazioni di coppia la gelosia possessiva rappresenta un legame che fa emergere un desiderio di esclusività che quando vissuta in modo poco sano porta anche a una sofferenza che colpisce entrambi i partner e che in alcuni casi, può portare il partner che subisce la gelosia ossessiva dell’altro, a sentirsi quasi in “trappola”
Ma cosa indica esattamente la gelosia possessiva? Come si può riconoscerla e differenziarla da una gelosia “normale”? Vediamolo nel dettaglio.
Essere possessivi: cosa significa?
Secondo la definizione del dizionario Treccani, la possessività si manifesta come un attaccamento geloso verso ciò che si possiede, inclusi i legami affettivi.
La persona possessiva tende a voler “possedere” l’altro, escludendolo da relazioni esterne e limitandone la libertà.
Questa caratteristica si traduce in una serie di comportamenti manipolatori e controllanti che possono degenerare in relazioni tossiche, portando a dinamiche di dipendenza e sopraffazione.
In ambito psicologico, la gelosia possessiva indica un insieme di comportamenti ed emozioni che si riflettono in un sentimento di controllo e di insicurezza profonda all’interno della relazione di coppia.
Questo sentimento va oltre la normale “gelosia” che emerge in situazioni occasionali e si manifesta con un desiderio patologico di possedere il proprio partner, limitandone la libertà e annullando di conseguenza l’individualità.
Gelosia e possessività: qual è la differenza?
Anche se spesso confuse, gelosia e possessività (da cui sfocia la gelosia possessiva) possono essere due sentimenti contraddistinti. Infatti, la gelosia “normale” è un’emozione che si può provare in specifiche occasioni, quando ad esempio, una persona a cui si vuole bene direziona le sue attenzioni verso un altro soggetto. Invece la gelosia possessiva prevede una serie di comportamenti che vengono identificati come “poco sani”.
Infatti, mentre la gelosia può emergere come una risposta a una percezione di minaccia alla relazione, ma rimane confinata a un sentimento. La possessività, invece, si manifesta con l’idea di avere un diritto sull’altro, che porta a comportamenti manipolatori e a un controllo ossessivo.
Una persona possessiva può infatti, portare a comportamenti invadenti e controllanti quali:
- Controllare ossessivamente il telefono o i social del partner.
- Mostrare rabbia e aggressività frequenti.
- Isolare la persona amata da amicizie e relazioni esterne.
- Imposizioni di orari e comportamenti specifici.
Questi atteggiamenti, spesso motivati dall’insicurezza e dalla paura dell’abbandono, trasformano il legame in un rapporto che è basato esclusivamente sul controllo anziché sull’amore.
Le radici della gelosia possessiva
Le cause della possessività possono essere molteplici e radicate nel passato della persona. In psicologia, la possessività viene spesso collegata al tipo di stile di attaccamento sviluppato durante l’infanzia.
L’attaccamento ossessivo, molto spesso, può nascere in quei bambini che hanno avuto dei genitori che sono stati incapaci di soddisfare in modo corretto i bisogni emotivi che esprimevano. Questo si può andare a tradurre in età adulta in problematiche quali:
- Idealizzazione estrema del partner
- Bisogno di essere in simbiosi con il partner
- Paura di rimanere da solo
- Gelosia, rabbia e ansia
- Comportamenti e atteggiamenti controllanti
Il risultato finale è un legame che si basa semplicemente su limitazione dei comportamenti del partner, limitazioni e ossessione, invece che sulla fiducia e sul rispetto reciproco dell’altro.
Come riconoscere un amore possessivo
Riconoscere un amore che si contraddistingue semplicemente per un sentimento di gelosia possessiva spesso porta con sé una serie di segnali che possono portare a riconoscere i comportamenti poco sani del partner.
Un amore possessivo si distingue per il controllo ossessivo del partner di ogni aspetto della sua vita, con la tendenza anche ad alimentare conflitti e discussioni che vanno quasi sempre a voler giustificare questo controllo.
Un altro segnale negativo vede delle limitazioni imposte alla libertà del partner come: vestirsi in un determinato modo, uscire da solo, fare un viaggio da solo, o comunque dedicarsi ad attività che non vedono il partner presente.
Infine, spesso la gelosia possessiva porta ad un amore possessivo che non è paragonabile al vero affetto per la persona con la quale si sta insieme, ma si presenta una manifestazione di insicurezza profonda che deve essere affrontata con la giusta consapevolezza.
Riconoscere i segnali della gelosia possessiva è importante per riuscire a intraprendere o una terapia se si è la persona che perpetua questi comportamenti. Oppure se si è la persona verso la quale è diretta questo tipo di gelosia possessiva è importante comprendere fino a che punto si spingono i comportamenti malsani di quella persona e come fare per riuscire a ritornare a intraprendere con il partner una terapia di coppia o in che modo liberarsi dal legame se questo non vi rende più felici e liberi.