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I segreti di una buona motivazione

Motivazione è la parola che usiamo per descrivere ciò che “ci fa muovere”, dal latino movere, muoversi. Ma quindi, perché facciamo quello che facciamo?

Oggi se pensiamo alla motivazione pensiamo alla capacità di spingerci a fare qualcosa, soprattutto quando si tratta di raggiungere i nostri obiettivi.

In generale la motivazione coinvolge:

  • La scelta di intraprendere una determinata azione
  • La persistenza nello svolgimento dell’azione
  • Lo sforzo impiegato

Quindi la motivazione rappresenta il motivo per cui facciamo qualcosa, per un determinato tempo e con un determinato sforzo. Ma bisogna ricordare che la motivazione cambia nel tempo, anche in base ai diversi obiettivi che ci troviamo ad affrontare.

Una cosa tira l’altra

Varie teorie trovano che la motivazione sia allo stesso tempo causa e effetto dell’azione. Ad esempio, non avere la motivazione di studiare per un esame potrebbe portarci a non andare bene all’esame e quindi a essere ancora meno motivati in futuro.

Se invece siamo motivati a suonare uno strumento, ci sentiremo bene imparando a usarlo e diventeremo ancora più motivati. Ecco perché a detta di alcuni la motivazione si basa su sé stessa.

Quali ricompense?

La motivazione può essere di due tipi, estrinseca e intrinseca, e saperlo può aiutarci a capire perché facciamo le cose in un certo modo.

La motivazione intrinseca è quella che non ha una ricompensa concreta per l’azione, come un guadagno o un buon voto. Secondo alcuni si tratta di semplice divertimento: ci piace fare qualcosa e quindi siamo motivati a farla. Non abbiamo bisogno di ricompense, se è divertente (Lindenberg, 2001).

La motivazione estrinseca prevede invece una ricompensa concreta. Spesso siamo motivati a lavorare perché saremo pagati (e saremo pagati solo se lavoreremo). Le ricerche mostrano che queste ricompense possono essere motivanti nel breve periodo, ma che possono anche avere effetti controproducenti più a lungo andare.

3 modi efficaci per aumentare la motivazione

  1. Pianificare. Può essere utile elaborare un piano d’azione per qualunque cosa si voglia ottenere. La motivazione comprende una serie di processi di pianificazione, definizione degli obiettivi e delle intenzioni, la generazione di compiti, l’azione e la valutazione dei risultati.
  2. Stabilire le intenzioni. Avere chiare le intenzioni di attuazione di un piano significa avere delle strategie impostate con anticipo per assicurarci di raggiungere un obiettivo. Fondamentalmente, stabilire che se accade X allora faremo Y, è un aiuto a rimanere più motivati nelle diverse situazioni. Ad esempio, decidere che se siamo troppo demotivati a svolgere un compito, faremo qualcos’altro in quel momento.
  3. Chiarire i compiti. Più chiarezza ci sarà sotto questo aspetto, più facile sarà terminare un compito. Ad esempio, suddividere le varie attività in sottoinsiemi più piccoli: studiare per un esame potrebbe trasformarsi in lettura di un libro, scrittura di riassunti, creazione di schemi, revisione degli appunti.

Per concludere, sarà più facile motivarsi quanto più riusciremo a stabilire i nostri obiettivi e a dividerli in piccoli elenchi di attività da svolgere per raggiungerli, tenendo a mente le tempistiche entro cui farlo.

Trovare la giusta motivazione per affrontare un compito o le sfide imposte dalla vita quotidiana può rappresentare la chiave per un brillante presente e futuro.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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