7) Bambini con età diverse
Maria Montessori credeva molto nella formazione di gruppi misti con bambini di età diverse perché riteneva che ciò fosse uno stimolo all’apprendimento. Diceva che i bambini più piccoli sono incuriositi da ciò che fanno i più grandi e quindi stimolati ad apprendere, mentre i più grandi sono felici di insegnare ai più piccoli quello che loro già hanno appreso.
Uno dei principi alla base del metodo Montessori è proprio quello di lasciare interagire bambini di età diverse in modo che imparino gli uni dagli altri.
8) Importanza del contesto
Secondo il metodo Montessori è importante che le attività o gli argomenti che si condividono coi bambini siano inseriti nel giusto contesto. In questo modo il bambino ricorderà meglio e comprenderà più facilmente.
9) Il ruolo dell’insegnante
Secondo Maria Montessori l’insegnante non è solo una figura che dirige un gruppo di bambini ripetendo di anno in anno una lezione su argomenti a lei consoni per l’insegnamento, ma deve coinvolgere i bambini in maniera diretta e concreta, in questo modo saranno divertiti, più attenti e ricorderanno l’argomento.
Metodo oggi molto conosciuto in chi decide di fare insegnamento parentale ai propri figli.
10) Indipendenza e autodisciplina
Il metodo Montessori incoraggia i bambini a sviluppare indipendenza e autodisciplina, in questo modo il bambino imparerà a riconoscere le proprie inclinazioni e passioni. Alcuni bambini amano più leggere e fare attività più intellettuali, altri amano realizzare con le mani e attività pratiche.
Ogni bambino è diverso da un altro per questo il metodo Montessori permette ad ognuno di loro di sviluppare le proprie capacità.
Il metodo Montessori è un metodo che può essere applicato da tutti ancora oggi sia da insegnanti che da genitori.