5. Fargli capire i suoi sbagli
Se ha un problema di qualsiasi tipo, magari derivante proprio da quelle amicizie, un ragazzo va aiutato, non va incolpato. Le frasi del tipo “te l’avevo detto!” non solo non servono, ma anzi lo allontanano ancora di più dai genitori.
Invece, quando il danno (qualsiasi esso sia) è fatto è fatto, e se stiamo vicini e aiutiamo a risolvere il ragazzo capirà chi è veramente dalla sua parte. Purtroppo, il processo di non accettazione dell’amicizia sbagliata è un processo del figlio, non dei genitori, che non possono prendere il posto suo completamente.