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Cambio stagione: quali sono gli effetti che ha sul nostro cervello

Con l’arrivo dell’autunno e il cambio dell’ora, il nostro cervello si trova a dover affrontare una serie di adattamenti che possono influenzarlo per un lungo periodo. Infatti, alcune ricerche di recente hanno mostrato come il cambio stagione abbia degli effetti, soprattutto al momento del cosiddetto cambio dell’ora come succede nel nostro paese.

A fine ottobre, ma anche a fine marzo, quando cambia l’orario nel nostro paese, questa modifica viene fatta per riuscire a sfruttare appieno le ore di luce. Ma questi cambiamenti possono avere un effetto non indifferente sul ritmo biologico e in alcuni casi anche sul nostro stato di benessere mentale. Ma scopriamo di più perché è così importante il ritmo circadiano per il nostro cervello.

L’importanza del ritmo circadiano e l’influenza del cambio di stagione

Il nostro cervello ha la capacità di regolare il ciclo del sonno-veglia mediante un orologio interno che prende il nome di ritmo circadiano che si sincronizza anche con il ciclo naturale della luce e del buio.

La regolazione avviene primariamente mediante una parte del nostro cervello, ossia l’ipotalamo che è in grado di controllare la produzione della melatonina che ci permette di dormire bene.

Quando la luce diminuisce però, soprattutto con l’arrivo dell’autunno e il nuovo cambio all’ora legale, il nostro corpo subisce un rallentamento naturale che può incidere sull’energia e sull’umore.

Effetti neurologici del cambio di orario

L’improvviso passaggio dall’ora legale all’ora solare può disorientare il nostro cervello. Anche un’ora di differenza potrebbe influire sull’equilibrio del ciclo sonno-veglia, alterando la produzione di melatonina e altre sostanze chimiche essenziali per l’umore e la concentrazione.

Alcuni effetti tipici includono:

  • Stanchezza e difficoltà di concentrazione: il corpo potrebbe metterci alcuni giorni a ristabilire un ritmo naturale, e ciò potrebbe causare dei problemi cognitivi.
  • Disturbi del sonno: il cambio di orario ha come effetto quello di interferire con il sonno, in quanto porta a risvegli notturni o a un sonno di scarsa qualità.
  • Alterazioni dell’umore: la minore esposizione alla luce e il cambiamento del ciclo circadiano possono rendere alcune persone più suscettibili soprattutto a stati di forte tristezza o di irascibilità.

Cambio stagione e “jet lag sociale”

Il fenomeno del cambio orario può essere paragonato a una forma di “jet lag sociale”. Quando viaggiamo in un nuovo fuso orario, il nostro corpo deve sincronizzarsi con l’orario locale e per questo motivo spesso si accusano sintomi quali: stanchezza, irritabilità e confusione.

Quando si verifica il cambio di stagione può succedere qualcosa di simile, soprattutto per chi ha già un ritmo del sonno sensibile o irregolare.

Questo “jet lag” potrebbe anche compromettere il metabolismo e aumentare il rischio di stati depressivi, come accade in chi soffre del disturbo affettivo stagionale (SAD), un fenomeno comune soprattutto in paesi dove ci sono inverni molto lunghi che possono andare a colpire più facilmente lo stato di benessere mentale.

Come poter minimizzare gli effetti del cambio stagione sulla mente

Come abbiamo visto, dunque, il cambio stagione ha un effetto non indifferente sul nostro cervello e sul corpo che deve in qualche modo adattarsi al cambio stagione. Ci sono però alcune strategie che si possono adottare per riuscire a sopravvivere al cambio stagionale e avere meno ripercussioni possibili.

Il primo passo è prepararsi in anticipo regolando gradualmente l’orario con il quale si va a letto, andando anche 10-15 minuti prima a dormire e svegliandovi 10 o 15 minuti prima al mattino.

L’esposizione alla luce solare è molto importante, soprattutto nel momento in cui sta arrivando l’autunno. Il consiglio è quello di uscire e sfruttare appieno la luce del sole ogni qual volta possibile facendo sì che anche il riposo notturno sia migliore.

Il cambio di stagione è solo un piccolo fastidio temporaneo; per altri, specialmente coloro che soffrono di disturbi del sonno o stati depressivi, però rappresentare un vero problema che può protrarsi a lungo. Essere consapevoli di questi effetti e agire per mitigarli può aiutare a mitigarli e a stare meglio su lungo periodo.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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