Negli ultimi tempi si parla spesso di olio di palma, un alimento messo al bando perché pare sia altamente pericoloso nell’alimentazione sia degli adulti che dei bambini.
Ma cos’è l’olio di palma, da cosa si ricava e soprattutto perché fa così male?
Cos’è l’olio di palma
L’olio di palma si estrae dalla polpa della palma originaria dell’Africa Occidentale, in particolare della Malesia e Indonesia. Dalla spremitura di questi frutti si estrae un olio rosso e grezzo, usato dai paesi industrializzati per la raffinazione dei prodotti, soprattutto nel settore alimentare.
L’olio di palma lo troviamo ad esempio nella preparazione delle salse, delle creme spalmabili al cioccolato, nelle merendine, nei dolci, nei gelati, nei cereali per la prima colazione, nei crakers, negli snack in generale.
Insomma la sua diffusione è davvero ad ampio spettro!
Olio di palma, fa davvero male?
Ma perché l’olio di palma fa male? Quest’olio contiene un quantitativo di grassi saturi superiore al 50%, molto più elevato rispetto a tutti gli altri grassi (insaturi e polinsaturi) normalmente presenti. Anche se quest’olio contiene anche una buona dose di vitamina E, questa viene tuttavia persa durante la raffinazione.
Il costo dell’olio di palma è piuttosto basso rispetto agli altri oli e inoltre questo preparato rende friabili i prodotti e quindi particolarmente apprezzato dalle industrie alimentari.
Conseguenze dell’olio di palma sulla salute
Anche se non esiste una letteratura scientifica in materia, pare esista una correlazione fra l’utilizzo dell’olio di palma e le malattie cardiovascolari. Pertanto le nuove guide dell’OMS hanno stabilito di ridurre l’assunzione al di sotto del 10% delle calorie totali.
Purtroppo dalle recenti statistiche è emerso che ad essere molto a rischio sono soprattutto i bambini fra i 3 e i 10 anni, che fanno un consumo eccessivo di prodotti dolciari contenenti olio di palma.
Tale consumo infatti è molto più alto rispetto a quanto stabilito dalla normativa in vigore e ciò preoccupa molto sia le famiglie che i pediatri.