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Patologie da stress: quali sono le principali?

Le patologie da stress sono delle malattie che derivano da dei meccanismi biologici che si sono innescati da dei segnali chimici che servono a preparare il corpo ad affrontare delle situazioni complesse o che si rilevano come minacciose.

Però quando il corpo si prepara ad affrontare queste difficoltà sale la pressione, per riuscire a garantire a chi avverte la situazione di pericolo, la giusta prontezza e reattività alle difficoltà. Il problema però è che lo stress quando è patologico e cronico ci porta ad avvertire costantemente il mondo esterno come una minaccia.

Questa situazione porta a vivere delle patologie da stress che possono contribuire a peggiorare lo stato di benessere, proprio perché ci si “ammala” a causa di un problema psicologico che deve essere curato soprattutto quando porta a manifestazioni cutanee, o ad altre malattie.

Stress e manifestazioni cutanee

La pelle è uno degli organi più sensibili alle alterazioni psico-fisiche, infatti non è raro che periodi di forte tensione si traducano in sfoghi cutanei. La dermatite da stress, ad esempio, si presenta con macchie rosse, prurito, pelle secca e sensazione di bruciore. Le difese immunitarie si abbassano, la pelle diventa più vulnerabile e reagisce anche a stimoli normalmente innocui, come i cosmetici o i detergenti.

Un’altra manifestazione, meno conosciuta ma diffusa soprattutto tra adolescenti e giovani donne, è la Pitiriasi rosea di Gibert. Un’eruzione cutanea che spesso compare dopo periodi di forte stress emotivo, accompagnandosi talvolta a sintomi simili a quelli di un’influenza.

Allo stesso modo, l’orticaria da stress – quella che molti definiscono “ansia a fior di pelle” – provoca pomfi, prurito e fastidi cutanei paragonabili a una reazione allergica, pur senza cause allergeniche evidenti.

L’aumento di adrenalina e cortisolo tipico delle situazioni stressanti può anche incidere sulla produzione di sebo, peggiorando problematiche come acne e brufoli, soprattutto in soggetti già predisposti.

Stress e mal di stomaco

Lo stomaco e l’intestino rappresentano un secondo centro nevralgico del nostro organismo, tanto da essere definiti il “secondo cervello”. Non sorprende che siano tra i primi a soffrire gli effetti di uno stress cronico.

Disturbi come il mal di stomaco o il mal di pancia ricorrenti, senza apparenti cause organiche, sono spesso una risposta psicosomatica a uno stato di tensione prolungato.

Più gravi, ma non infrequenti, sono patologie come la gastrite nervosa o l’ulcera peptica, che possono coinvolgere anche la zona retrosternale, generando dolori difficili da ignorare.

L’intestino irritabile o la colite da stress completano il quadro: crampi addominali, gonfiore, alternanza di stipsi e diarrea, spesso legati al malessere emotivo più che a un problema intestinale primario.

Capelli e stress: il fenomeno dell’alopecia nervosa

La perdita di capelli legata allo stress non è un luogo comune, ma un fenomeno documentato. L’alopecia da stress può manifestarsi in modi differenti: da un semplice indebolimento del capello, che appare più sottile e fragile, fino alla caduta localizzata, con chiazze visibili di cute scoperta.

Il cuoio capelluto, come la pelle, è sensibile agli ormoni dello stress, che alterano il normale ciclo di crescita del capello, anticipando la fase di caduta.

Dolori e sintomi neurologici associati allo stress

Lo stress non agisce solo a livello emotivo o digestivo, ma può andare a coinvolgere anche il sistema nervoso periferico e centrale. Un esempio è la nevralgia facciale da stress, un dolore localizzato in punti precisi del viso, spesso di tipo pulsante o bruciante, che può diventare invalidante se ne si inizia a soffrire tutti i giorni. In questo caso la tensione psico-fisica prolungata può infiammare le terminazioni nervose, amplificando la percezione del dolore.

Esistono poi manifestazioni oculari, come l’orzaiolo, che possono essere aggravate da un abbassamento delle difese immunitarie dovuto allo stress. I classici foruncoli sulle palpebre, spesso recidivanti, trovano terreno fertile in un organismo debilitato.

In casi più complessi, lo stress può addirittura diventare un fattore scatenante per attacchi epilettici in soggetti predisposti. Non si tratta solo delle crisi convulsive comunemente conosciute, ma anche di fenomeni come palpitazioni, senso di oppressione allo stomaco, iperventilazione o difficoltà respiratorie durante la notte.

Le vertigini da stress, infine, rappresentano un disturbo frequente: capogiri improvvisi, perdita di equilibrio, disorientamento che possono arrivare fino allo svenimento. Spesso si accompagnano a un senso generale di affaticamento e confusione mentale.

Alterazioni del peso corporeo

L’effetto dello stress sul peso è ambivalente, c’è chi, sopraffatto dall’ansia, tende a perdere l’appetito, dimagrendo anche in modo evidente. L’eccesso di noradrenalina accelera il metabolismo, inducendo il corpo a bruciare più rapidamente grassi e calorie.

Al contrario, non mancano coloro che trovano nel cibo un conforto, finendo per sviluppare abitudini alimentari sregolate, spesso incentrate su junk food, con un conseguente aumento di peso, in particolare nella zona addominale.

I segnali che il corpo ci invia quando siamo sotto stress non vanno sottovalutati. Sono campanelli d’allarme, a volte lievi, altre volte più evidenti, che ci indicano la necessità di rallentare, di cambiare rotta o di prenderci cura di noi stessi in modo più consapevole.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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