Molto spesso diventare genitori può essere insidioso, in quanto paure e insicurezze dominano su queste figure fondamentali nella vita di ogni individuo. Purtroppo essere assillanti e superprotettivi non ha dei risultati positivi, poiché si rischiano di causare degli scompensi e delle malattie mentali nei figli.
Lo studio dell’università di Sydney
Presso l’Università di Sydney è stato condotto uno studio molto importante da parte del Centro per la salute emotiva, che ha avuto come fine quello di intervenire in maniera tale da prevenire l’ insorgenza di ansia e depressione durante il periodo dell’adolescenza.
Lo studio ha cercato di dare un grande supporto ai genitori che per natura si rivelano essere insicuri e molto timidi.
Essi, anziché proibire ogni cosa ai loro figli, dovevano imparare ad incoraggiarli e qualora se ne fosse presentata l’esigenza insegnare loro a gestire i problemi legati alla sfera emotiva.
Secondo quanto emerso dallo studio le bambine avevano molta più possibilità di sviluppare questi disturbi durante l’adolescenza, poiché i genitori protettivi tendono a rivelarsi tali soprattutto verso figlie, per le quali temono le avversità che potrebbero verificarsi durante l’età adulta.
Per quanto riguarda i maschi invece, il trattamento non si è rivelato così efficace poiché da sempre c’è la convinzione che il maschio sia più autonomo e non debba far affidamento su altri per garantirsi la propria incolumità.
L’insidia della super protezione
In una società come la nostra dove la violenza e le psicosi regnano quotidianamente e sono sempre pronte a verificarsi anche in circostanze apparentemente tranquille, non è facile discostarsi da comportamenti e atteggiamenti iperprotettivi, soprattutto verso quei soggetti che consideriamo più deboli o verso coloro che amiamo notevolmente, come nel caso dei figli.
Spesso i genitori finiscono col opprimere i figli in quanto tentano di evitare ogni possibile problema e dimezzare le possibilità che possa verificarsi qualche incidente o qualche imprevisto pericoloso per la loro sicurezza.
Essere iperprotettivi però non è sempre così vantaggioso, poiché i figli non solo avranno paura di effettuare anche la più piccola azione, ma non sapranno come relazionarsi al mondo esterno e non riusciranno a sviluppare il senso di autonomia che permetterà loro di vivere e affrontare l’esperienza della vita in maniera completamente autonoma.
Proprio per questo motivo i genitori dovrebbero assumere dei comportamenti che si basano sulla fiducia da donare i propri figli, in modo che essi siano in grado di vivere la propria vita senza essere circondati dalla paura e dal timore del domani e di ciò che li circonda.
Solamente in questo modo essi saranno in grado di sviluppare la propria personalità, e sapranno in che modo affrontare ogni situazione, optando per la soluzione che apparirà loro come la migliore e la più adatta.
Le differenze di genere
Sempre secondo quanto dichiarato dallo studio australiano, i fenomeni relativi alla depressione e all’ansia colpirebbero più le femmine, in quanto secondo la società esse non godono delle stesse opportunità che vengono riservate ai maschi.
Come accennato prima infatti, le femmine sono ritenute più deboli e bisognose di difesa da parte dell’uomo, che invece deve essere in grado di provvedere alla propria sicurezza e quella della sua famiglia, senza mostrarsi mai debole o timoroso verso il mondo che lo circonda.
Ovviamente questo stereotipo è del tutto infondato, poiché al mondo esistono donne coraggiose in grado di fronteggiare ogni difficoltà e uomini che invece necessitano del supporto altrui per affrontare le più piccole difficoltà quotidiane.