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Tre credenze sulla felicità che possono renderti meno felici

Quando uno pensa alla felicità si focalizza sul benessere che può generare questo cambiamento, in grado di annientare ogni componente negativa che potrebbe in qualche modo avere delle ripercussioni poco piacevoli sull’individuo.

Ognuno di noi, in un modo o nell’altro, mira alla felicità e fa di tutto per renderlo un obiettivo da raggiungere. Ecco perché, quando si fallisce in questo, si arriva a pensare che sia presente qualcosa di sbagliato in noi, anche se poi non è così.

Secondo alcuni psicologi, l’importante è cercare di essere felici a prescindere da quello che accade, in modo da imparare a gestire i diversi stati d’animo.

L’autostrada del credo irrazionale della felicità

In alcuni casi però, mirare a qualcosa che non è del tutto raggiungibile può diventare disfunzionale poiché non si riesce ad ottenere. Questi comportamenti vanno a raccogliersi sotto le credenze irrazionali della felicità, ovvero quelle ipotesi che implicano la presenza di un determinato stato emotivo nell’individuo a seguito di particolari circostanze.

Spesso infatti, l’aspettativa non corrisponde alla realtà e ciò che ad un primo impatto poteva renderci felici, nella realtà poi non riesce a sortire questo risultato. Questo perché l’aspettativa percepita era troppo alta oppure perché potrebbero verificarsi delle anomalie in grado di ribaltare la situazione.

Alcuni metodi per mettere alla prova le tue convinzioni sulla felicità irrazionale

Esistono tre elementi che possono essere presi in considerazione per valutare la cosiddetta felicità irrazionale.

Questa può essere descritta come il sentimento di felicità che ognuno di noi avverte quando si realizza qualcosa di inaspettato e sicuramente inatteso.

La felicità irrazionale si basa su tre domande:

  1. Dovrei essere felice in ogni momento della mia vita;
  2. Dovrei essere felice in ogni aspetto della mia vita;
  3. Dovrei trovare il modo di essere felice in ogni attimo della mia vita.

Apparentemente queste tre domande risultano essere uguali, anche se ad una seconda lettura così non è.

Queste sono state proposte a degli adulti, i quali hanno ottenuto un punteggio medio, il che fa presagire come questa credenza irrazionale della felicità sia ormai diffusa giusto.

Ovviamente tutto questo non può essere sufficiente per spiegare i problemi che le varie personalità possono riscontrare nella propria vita.

Il tutto va infatti applicato alle proprie convinzioni e alla propria percezione della felicità, che spesso viene influenzata dalle emozioni e dalla situazione.

È anche vero che può avvenire la cosiddetta rivalutazione, ovvero la stessa situazione può presentarsi in diversi momenti e ottenere una valutazione completamente diversa rispetto ad altri contesti.

Come trasformare l’irrazionale in una felicità razionale?

Il processo per trasformare un aspetto irrazionale in una convinzione razionale è tutt’altro che semplice e, in molti casi, può fallire miseramente.

Ad ogni modo, bisogna far di tutto al fine di estrapolare dei sentimenti positivi da situazioni stressanti, cercando di mettere in atto tutto quello che può conferire felicità all’individuo.

È consigliabile quindi prendere le situazioni come vengono, senza cercare qualcosa di buono per forza.

In questo modo sarà più facile gestire la frustrazione, in quanto non è obbligatorio aspettarsi qualcosa di buono anche quando il contesto lo richiede. Solo in questo modo ci si può avvicinare concretamente a ciò che per molti viene descritta come la felicità.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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