Una delle emozioni primarie che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita è la rabbia, definizione impropria dell’ira.
L’ira, così viene chiamato lo stato psicologico alterato (la rabbia è una malattia infettiva trasmessa all’uomo dal cane) non è sempre uguale. Si tratta di un meccanismo che porta una serie di modifiche organiche che ci spingono ad attaccare per risolvere uno stato in cui ci troviamo.
La rabbia può essere rivolta verso qualcuno o verso sé stessi, e ne esistono quattro tipi: impariamo a conoscerli.
1. La rabbia da frustrazione
La rabbia da frustrazione la proviamo quando ci è negato qualcosa che vogliamo.
E’ uno dei tipi di ira più lievi, perché la sentiamo dentro e non fuori, e non sempre si esterna (anche se quando lo fa, è esplosiva); la persona frustrata deve continuamente dimostrare il suo valore, perché cerca riconoscenza nell’altro, e se non placata può sfociare anche in alcune malattie.
Problema è capire ciò che causa questa frustrazione, e dedicare le nostre energie a combatterlo (se possibile) oppure a lasciarlo, per il nostro benessere.
La paura sottostante è la paura del fallimento.
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