L’anno scolastico è ormai terminato, ma non per tutti i ragazzi è tempo di festeggiamenti; se per tanti si profila un periodo di di riposo dai libri, per alcuni c’è da affrontare la temuta “bocciatura“.
Come affrontare questa situazione? Come gestire il rapporto con tuo figlio/a che è stato bocciato?
Rabbia o tolleranza?
Il primo dubbio di ogni genitore è arrabbiarsi o non arrabbiarsi? Ovviamente la delusione per l’accaduto prevale su tutto, così come un atteggiamento di indifferenza o tolleranza non sarebbe comunque opportuno. Bisogna sempre trovare il giusto compromesso fra le due situazioni e imparare a gestire la rabbia.
Rimproveri e castighi…ma giusti
Tuo figlio è stato bocciato? E’ normale il senso di delusione che ora prende il sopravvento in te, ma anche se sei arrabbiato devi rimproverarlo nella giusta maniera. Il rimprovero serve a tuo figlio, purchè non siano squalificanti e mortificanti per la sua crescita. Ciò significa che il rimprovero deve riguardare il suo rendimento scolastico e non la sua personalità.
E i castighi? Anche quelli sono utili se finalizzati a comprendere l’errore commesso e a crescere. In questo caso è opportuno utilizzare il sistema del rinforzo.
Teoria del rinforzo, funziona davvero?
Il rinforzo rappresenta il premio che va a rinforzare un comportamento positivo, a differenza della punizione che invece va a rafforzare un comportamento sbagliato.
Quindi via libera a castighi quali limitare l’uso del cellulare, dell’uscita tanto attesa con gli amici, del capo di abbigliamento che tanto desiderano.
I castighi per essere funzionali devono avere un tempo e non essere troppo lunghi, perché altrimenti sono destinati a fallire. Quindi è inutile punire tuo figlio per tutta l’estate, piuttosto fargli rinunciare alla festa a cui teneva tanto!
Analizziamo la bocciatura
Non sempre la bocciatura è causata da una negligenza o apatia del ragazzo, ma potrebbe anche accadere che tuo figlio abbia delle reali difficoltà di apprendimento a scuola, su certe materie.
Quindi bisogna sempre analizzare le cause della bocciatura e in tali situazioni, correre ai ripari, con gli strumenti di potenziamento o compensativi messi a disposizione dalle scuole.