Home / Attualità / È possibile evitare che le emozioni controllino la propria vita?

È possibile evitare che le emozioni controllino la propria vita?

Scopriamo insieme quali passi compiere per far sì che le emozioni non arrivino a controllare la nostra vita.

Le emozioni nella vita quotidiana

Ogni giorno veniamo subissati da stimoli diversi, che provengono sia dalle persone e dagli ambienti che ci circondano, ma anche da fonti esterne quali giornali, Internet, televisione e radio.

Queste emozioni scatenano la comparsa di nuove reazioni come ad esempio rabbia, tristezza, felicità, stupore e molti altri stati di animo, che potrebbero arrivare a compromettere la nostra vita.

Le emozioni quindi, possono generare diversi sentimenti di cui spesso siamo completamente inconsapevoli e questo processo inizia intorno all’età d tre anni, quando un bambino comincia a capire la correlazione tra causa ed effetto.

La sottomissione emozionale

In moltissimi casi è più facile nascondere un sentimento che mostrarlo al mondo, anche se non sempre gli altri sanno capire quando siamo tristi, depressi, felici o semplicemente stanchi.

Altrettante volte è l’individuo stesso a non capire cosa prova in un determinato momento, e spesso tali soggetti vengono etichettati come persone prive di emozioni, anche se si tratta si un giudizio sbagliato e precipitoso.

Le persone introverse spesso sbagliano a giudicare le diverse situazioni, in quanto non sono capaci di mettersi nei panni degli altri e tendono a reprimere ogni tipo di emozione fino a soffocarla completamente.

I proclamatori emotivi

Altre persone invece, tendono ad ingigantire le proprie emozioni fin dall’infanzia in quanto amano vedere l’effetto che queste hanno sugli altri.

Esse inoltre, cercano il supporto degli altri per gestire il proprio stato d’animo, riuscendo a proiettare sugli altri quello che provano e cercando di trasmettere loro le proprie insicurezze.

In questa categoria gli sbagli sono all’ordine del giorno, in quanto le emozioni sfuggono al controllo di chi le vive e si perde di credibilità, poiché ci si focalizza solamente su se stessi.

Il tango delle emozioni nelle relazioni

Come si può quindi convivere con delle emozioni che alle volte sono troppo forti e difficili da gestire e possono portare alla manifestazioni di sentimenti contraddittori?

Le persone riservate e quelle che invece amano mettersi in mostra, in realtà sono perfettamente complementari tra di loro.

Le prime ammirano come gli altri riescono a sfogarsi senza mezze misure, mentre le seconde cercano il supporto delle prime per colmare i propri bisogni.

Questi modelli si ripercuotono nella sociale odierna, dove la diversità permette la nascita di diverse dinamiche, le quali generano differenti tipi di reazioni e di relazioni.

Come sfuggire alla stretta emotiva?

Ovviamente avere un atteggiamento di questi tipo diventa pericoloso se il comportamento si accentua troppo in una direzione o nell’altra.

Proprio per questo motivo è importante porsi delle domande per fare ordine nella mente e gestire al meglio ogni emozione.

In primo luogo bisogna chiedersi quale bisogno si avverte, come ad esempio la voglia di urlare o di piangere.

Bisogna poi pensare a quale altra situazione potrebbe essere associata a questa emozione.

Infine vanno individuate quelle occasioni che fanno sì che una determinata risposta venga elaborata e studiare i motivi per cui si protende per tale scelta.

Se riuscirai a rispettare questi step, imparerai a riconoscere e a dominare tutti i sentimenti e le emozioni che vivrai durante la tua vita.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

Vedi Anche

Come ricordare i propri sacrifici aiuta a raggiungere gli obiettivi

Il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi personali è spesso costellato di sacrifici e rinunce. ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *