Avete mai sentito parlare di autoconnessione? Si fa riferimento ad una componente psicologica che ci permette di metterci in contatto con gli altri senza farci perdere i valori e i nostri punti di riferimento personali.
È sicuramente un concetto che non viene approfondito in maniera sufficiente. Attualmente sono in corso nuovi studi per scoprire più nozioni su questa tematica. Il più famoso è quello di Klussman, incentrato sulla scala di autoconnessione.
Che cos’è l’autoconnessione?
L’autoconnessione si basa su tre dinamiche ben precise: l’autoconsapevolezza, l’accettazione di se stessi e l’autoallineamento.
Essere consapevoli vuol dire essere a conoscenza dei propri valori e limiti, i quali derivano dalle proprie esperienze, ma anche dagli obiettivi che ci si pone e dalle diverse emozioni che si vivono
Tutto questo ci permette di riconoscere alcune qualità, grazie alle quali è possibile formulare un giudizio sulla propria persona, elemento che ci consente di accettarci con pregi e difetti.
L’autoallineamento infine, permette di sfruttare ogni tipo di conoscenza in modo da conoscere al meglio ogni risorsa e scoprire con quale metodo soddisfare i diversi bisogni psicologici.
Le tre componenti sono basilari per stabilire l’autoconnessione e far sì che questa risulti molto chiara all’individuo che la vive.
Questo aspetto viene praticato dall’umano che cerca di conoscere le varie dinamiche e, nonostante richieda del tempo per avvenire in maniera efficace, consente di conoscere al meglio ogni tipo di evenienza.
Gli studi di Klussman
L’esperto in materia Klussman ha deciso di condurre degli studi per valutare al meglio il fenomeno dell’autoconnessione, mettendo in atto degli esperimenti in grado di far comprendere elementi diversi.
Nella prima fase sono stati presi in esame più di 300 partecipanti, nella seconda 200 e nella terza poco più di 900.
Sono stati poi valutati diversi aspetti della personalità come la compassione, l’accettazione, l’affidabilità, l’ansia e la depressione.
I risultati hanno dimostrato come la veridicità legata all’analisi dei dati abbia permesso di valutare nella giusta misura l’autocompassione degli individui.
Le domande per testare la tua autoconnessione
Se sei curioso di testare la tua autoconnessione, ecco dei quesiti a cui dovrai rispondere attribuendo ad ogni domanda un punteggio compreso da 1 a 7.
1-Riesco ad avere una buona comprensione di me stesso?
2-Riesco a capire come mi sento in un determinato momento?
3-Conosco ogni parte di me?
4-Mi sorprendo quando non mi capisco?
5-Cerco di non giudicarmi?
6-Cerco di accettare anche i lati negativi del mio carattere?
7-Accetto le cose che non condivido di me stesso, riconoscendole come proprie?
8-Riesco a perdonarmi quando sbaglio?
9-Riesco a capire quali sono le cose che per me contano davvero?
10-Cerco di agire rispettando ogni mio valore?
11-Prendo in considerazione tutti i valori che appartengono alla mia personalità?
12-Porto i miei valori nelle relazioni altrui?
Tutto questo ti farà capire di essere avvezzo al tema dell’autoconnessione laddove riuscissi a raggiungere un punteggio minimo di 40 punti.
Ovviamente il risultato potrà migliorare nel tempo, approfondendo il tuo rapporto con te stesso e facendoti capire in che modo i tuoi scopi e i tuoi valori diventeranno parte di ogni esperienza vissuta.