Succede a tutti, anche ai migliori. Abbiamo buone intenzioni, ma poi non riusciamo a realizzarle. Dimentichiamo. Siamo impegnati. Ci preoccupiamo. E poi ci sfugge.
Arriviamo alla fine dell’estate, alla fine dell’anno o alla fine della nostra vita e ci rendiamo conto che abbiamo dedicato tanto tempo a cose che non ci interessavano davvero, e non abbastanza tempo alle cose che erano davvero importanti per noi. Vorremmo finire con tanti bei ricordi e invece ci ritroviamo con molti rimpianti.
Vediamo tre consigli pratici per evitare i rimpianti e fare effettivamente le cose che vogliamo fare.
Fare i giusti piani
I ricercatori hanno scoperto che è più probabile che seguiamo i nostri obiettivi quando sviluppiamo dei piani di azione per implementarli. Pensiamo a cosa non vorremmo perderci questa settimana, questo mese o anno, e sviluppiamo un piano specifico e concreto. Possibilmente, includendo i dettagli su come realizzare l’obiettivo.
- Con chi lo faremo?
- Cosa dobbiamo preparare in anticipo?
- Quando vogliamo farlo?
- Dove dobbiamo andare?
Una volta impostato il piano va inserito nel calendario e impostato un promemoria. È più facile seguire i progetti quando sono programmati.
Non cercare di ottimizzare tutto
Le ricerche dimostrano che cercare costantemente di trovare le opzioni migliori può renderci meno felici e meno soddisfatti delle nostre scelte. Come capire quando stiamo cercando di ottimizzare troppo? Pensiamo alle aspettative, al tempo e all’energia che abbiamo speso cercando di prendere una decisione.
Passare ore a leggere recensioni, controllare ogni negozio disponibile cercando l’articolo perfetto, avere difficoltà ad accettare un invito per mantenere aperte altre opzioni, in caso ci fosse qualcosa di meglio.
Se è così, è probabile che proveremo dei rimpianti. La tendenza alla perfezione fa sì che qualsiasi cosa al di sottoporti alla delusione.
Anziché lottare per la perfezione potremmo provare a scegliere la prima opzione che soddisfa il criterio di “abbastanza buono” per noi. Se ci viene molto difficile, teniamo comunque a mente quanto ci costerà perseguire la perfezione.
Va bene perdersi qualcosa
A volte il problema è all’opposto. Invece di avere difficoltà a dire “sì” abbiamo difficoltà a dire “no”. Il nostro desiderio di fare tutto può derivare dalla stessa paura che guida il nostro perfezionismo: la cosiddetta FOMO (Fear of missing out, cioè paura di perdersi qualcosa).
Tuttavia, proprio come l’eccessiva ottimizzazione, anche provare a fare tutto può farci stare peggio. Le ricerche dimostrano che i nostri piani d’azione sono più efficaci quando proviamo a non pianificare troppe cose. Una volta capite le cose più importanti, bisogna lasciare andare il resto.
Invece di concentrarci su ciò che potremmo perdere lasciando andare, concentriamoci su ciò che stiamo guadagnando. Ricordiamoci che, perdendo alcune piccole cose, avremo meno probabilità di perdere le cose veramente importanti.