Quando una persona, in prima persona, soffre di una dipendenza, difficilmente riesce ad accorgersi del suo problema. Viceversa, quando una persona invece vive accanto alla persona che soffre di una dipendenza (da alcool, da videogiochi, da gioco d’azzardo e tutte le altre) se ne rende conto molto facilmente.
Quando ci si rende conto che chi ci sta accanto ha una dipendenza, una delle prime cose da fare è quella di chiedere aiuto, per la persona che ne soffre. Il problema è che tra i due, spesso, si crea un muro e quella persona non ammette di essere dipendente e non vuole affrontare la terapia: ecco quindi le cose da fare prima di proporre un percorso che permetterà di guarire.
1. La fiducia
Quando una persona ha una dipendenza, l’altra generalmente si infuria e se la prende, con il risultato che questo porta ad una mancanza di fiducia tra i due.
Il primo passo da fare, quindi, è quello di far recuperare la fiducia verso di noi, passo che a sua volta avviene recuperando, per primi, la fiducia verso di lui. Rendendosi conto che ha la dipendenza (quindi che potrebbe mentire per andare a bere, ad esempio) potremo dare fiducia su tutto il resto, per creare il rapporto di empatia necessario per superare la situazione.
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