Un “biocomputer” alimentato da cellule cerebrali umane potrebbe essere sviluppato entro la fine della nostra generazione? Secondo i ricercatori della Johns Hopkins University la risposta è positiva: una tecnologia che possa espandere esponenzialmente le capacità dell’informatica moderna e crei nuovi campi di studio è infatti molto più vicina di quanto si potesse inizialmente pensare non troppo tempo fa. In un ...
Read More »Roberto Rossi
Perché alcuni ricordi si fissano meglio nella memoria?
Perché siamo in grado di ricordare il nome del nostro migliore amico d’infanzia che non vediamo da 20 anni, ma dimentichiamo facilmente il nome di una persona che abbiamo appena incontrato? In altre parole, perché alcuni ricordi sono stabili da decenni, mentre altri svaniscono in pochi minuti? Per cercare di formulare una risposta i ricercatori del Caltech hanno cercato di ...
Read More »Possiamo insegnare il nostro cervello a evitare le distrazioni
A chi è mai capitato di cercare le chiavi o il telefono per poi essere distratti da un oggetto dai colori vivaci che cattura la propria attenzione nelle vicinanze? Probabilmente, un po’ a tutti. Didatticamente, questo tipo di “cattura” dell’attenzione da parte di oggetti che si distinguono dall’ambiente circostante è noto come “pop-out” ed è spesso un fenomeno funzionale. Si ...
Read More »Andare nello spazio potrebbe essere un bel problema per il nostro cervello
Gli scienziati dell’Università di Anversa e dell’Università di Liegi hanno scoperto come il cervello umano cambia e si adatta all’assenza di gravità, dopo essere stato nello spazio per 6 mesi. Alcuni dei cambiamenti si sono rivelati duraturi, tanto da rimanere anche 8 mesi dopo il ritorno sulla Terra. Raphaël Liégeois, che presto sarà il terzo belga nello spazio, riconosce l’importanza ...
Read More »In che modo il cervello ci permette di orientarci?
Per consentirci l’orientamento nello spazio circostante, il cervello sembra implementare una sorta di sistema GPS, anche se fino ad oggi non è ancora del tutto chiaro come funziona. Ebbene, nella rivista Science Advances, i ricercatori di Friburgo, Bochum e Pechino, suggeriscono una possibile soluzione, indicando che le fluttuazioni ritmiche nell’attività cerebrale, le cosiddette oscillazioni theta, potrebbero giocare un ruolo fondamentale ...
Read More »Per capire il cervello umano forse abbiamo bisogno dei maiali
Per la prima volta, i ricercatori del Regenerative Bioscience Center dell’Università della Georgia hanno utilizzato un metodo di imaging generalmente usato sugli esseri umani per analizzare l’attività cerebrale in alcuni maiali vivi, scoprendo che i cervelli dei suini sono delle ipotesi ancora migliori di quanto precedentemente si fosse pensato per poter studiare le condizioni neurologiche umane come l’Alzheimer e il ...
Read More »Malattie cardiovascolari precoci possono peggiorare la salute del cervello nella mezza età
Secondo una nuova ricerca pubblicata sull’ultimo numero di Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology, le persone che sono affette da malattie cardiovascolari precoci potrebbero avere maggiori probabilità di avere problemi di memoria e di pensiero e una peggiore salute del cervello una volta raggiunta la mezza età. “Le malattie cardiovascolari, come le cardiopatie e l’ictus, sono state associate ...
Read More »L’inquinamento da traffico urbano fa più male di quanto pensassimo
Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell’Università della British Columbia e dell’Università di Victoria ha dimostrato che i livelli di inquinamento del traffico urbano possono compromettere le funzioni cerebrali umane in poche ore. I risultati, pubblicati sull’ultimo numero della rivista Environmental Health, dimostrano che solo due ore di esposizione ai gas di scarico diesel causano una diminuzione ...
Read More »Vittimismo: cos’è e come superarlo
Il vittimismo è una condizione in cui si crede di essere impotenti e incapaci di controllare la propria vita. È uno stato in cui molti di noi si trovano, almeno per una parte della propria vita, sia che ne siano consapevoli o meno. Ma come riconoscere quando siamo bloccati nel vittimismo e come superarlo? In questo post esploreremo le diverse ...
Read More »Quanto tempo occorre al nostro cervello per riconoscere una canzone?
Il cervello umano è in grado di riconoscere una canzone che conosce già nel giro di 100 – 300 millisecondi, evidenziando così un efficace impatto dei brani preferiti sulla nostra memoria. In questo studio, i ricercatori dell’UCL Ear Institute hanno voluto scoprire esattamente quale fosse la velocità di risposta del cervello alla musica conosciuta, nonché il profilo temporale dei processi ...
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