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Come tradire senza sentirsi in colpa

Se ti è capitato di essere tradito, allora sai bene quanto possa essere doloroso e sconvolgente, soprattutto se il partner era quello con cui si era stretta una relazione sentimentale. Ma come fanno molte persone a tradire senza sentirsi in colpa?

Si potrebbe pensare al tradimento come a una reazione a una cattiva relazione, in cui chi tradisce sente di meritare di cercare conforto da qualcuno che non sia il proprio partner. Tuttavia, secondo Verena Aignesberger e Tobias Greitemeyer dell’Università di Innsbruck, non è così: l’infedeltà è infatti notevolmente diffusa nelle relazioni molto strette e tra tutte le possibili ragioni, tra cui l’infelicità del partner, un fattore poco esaminato è il “disimpegno morale”, secondo cui le persone “disaccoppiano le loro azioni dagli standard interiorizzati di giusto e sbagliato, permettendo loro di agire contro la loro bussola morale senza avere la coscienza sporca“.

Il disimpegno morale si basa sul presupposto che ci può essere una discrepanza tra ciò che si sa e ciò che si fa, per un’idea non certo nuova in psicologia sociale. La differenza con il disimpegno morale è però che si passa attraverso una serie di macchinazioni mentali per risolvere tale discrepanza. Quando si tratta di infedeltà, si può reinterpretare un’avventura di una notte come se non fosse così grave come una relazione di mesi di qualcun altro. Oppure si potrebbe finire con il pensare che se il proprio partner non è a conoscenza del tradimento, allora non c’era nulla di veramente sbagliato.

Tuttavia, cosa succede se non si pensa affatto che ci sia qualcosa di sbagliato?

Utilizzando i dati di un campione online di 236 coppie (età media 29 anni), Aignesberger e Greitemeyer hanno usato il cosiddetto “Modello di interdipendenza attore-partner” per prevedere l’infedeltà dalla combinazione congiunta dei punteggi di disimpegno morale individuali ottenuti da entrambi i membri di ogni coppia. Successivamente, gli autori hanno utilizzato la somiglianza tra i partner nel disimpegno morale per prevedere la soddisfazione della relazione.

Ebbene, i risultati dello studio suggeriscono che le persone che commettono infedeltà non operano secondo una serie di standard morali che considerano il tradimento accettabile. Conoscono questi standard, li applicano al tradimento e poi lo fanno comunque. I partner di questo studio, secondo le parole degli studiosi, “ammettono apertamente l’erroneità di un comportamento e lo commettono comunque”.

 

 

About Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

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