L’Italia è un paese di anziani, con un netto aumento della popolazione ultraottantenne. Se questa è una buona notizia, rappresenta allo stesso tempo anche un grosso fattore di rischio per l’evolversi delle malattie cronico-degenerative che tanto ci spaventano.
Fra queste, vi è sicuramente la demenza senile. Come riconoscere i sintomi e le cause?
Cos’è la demenza senile
Per prima cosa, stabiliamo che la demenza senile è una vera e propria patologia e come tale va affrontata. No si tratta solo di “dimenticare le cose” ma di riuscire a capire i sintomi di tale malattia e di poterli affrontare al meglio.
Ma cos’è la demenza senile? Si tratta di una compromissione neurologica che comporta la perdita delle funzioni cerebrali che portano alla classica “perdita di memoria” ma anche delle altre funzioni logo-motorie.
Il vero problema sta appunto nel riconoscere i sintomi della malattia, che spesso vengono associati alla cosiddetta “vecchiaia“. In realtà, la demenza senile è qualcosa di più serio e più importante che non solo cambia la vita di chi ne viene colpito ma anche dell’intero nucleo familiare.
A tale proposito facciamo una distinzione: la demenza senile è una patologia che può insorgere in maniera precoce anche intorno ai 60/65 anni, mentre la vecchiaia (che ci tengo a precisare no è una malattia) è solo una fase del ciclo di vita a cui tutti, prima o poi, andremo incontro.
I sintomi della demenza senile
Per affrontare al meglio la demenza senile, sarebbe importante imparare a riconoscere i sintomi della malattia. Purtroppo, questi sono variabili in quanto dipendono dall’area del cervello che viene colpita. In generale però, i sintomi sono di natura cognitiva (perdita di memoria, difficolta nel linguaggio, difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio…), di natura non cognitiva (insonnia, agitazione nel comportamento, allucinazioni…) e di natura funzionale (difficoltà a vestirsi, a mangiare da soli...).
A questo punto, credo sia gusto accennare qualcosa in merito alle cause che possono provocare la demenza senile.
Purtroppo, nonostante numerosi studi e ricerche sul cervello, ancora sappiamo poco di questa patologia. Quello che però pare essere certo è che le conseguenze reversibili e irreversibili della demenza possano dipendere da una proteina beta-amiloide responsabile della distruzione delle sinapsi, fino alla formazione di placche. A questo punto la malattia è già iniziata!
Fattori di rischio e prevenzione della demenza senile
Ma quali sono i fattori di rischio? Quello che sappiamo per certo è che lo stile di vita è fondamentale per ritardare la malattia. Quindi, fattori quali fumo, cattiva alimentazione, vita sedentaria, obesità, uso di alcool, carenza di vitamine, sono tutti elementi che possono incidere fortemente sullo sviluppo della patologia.
E come fare prevenzione?
Di contro, mantenere uno stile di vita sano, può di sicuro aiutare a ritardarne gli effetti e comunque a prevenire la demenza senile.