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Depressione post-partum: nuova ricerca svela le cause biologiche

I cambiamenti biologici scoperti di recente nelle madri che soffrono di depressione post-partum possono aiutare a spiegare tale condizione, a produrre trattamenti specifici e a consentire ai medici di identificare le persone a rischio ancora prima che i loro bambini nascano.

La depressione post-partum colpisce fino al 20% delle neomamme e può avere conseguenze terribili sia per la madre che per il bambino: circa il 20% dei decessi materni dopo il parto è d’altronde dovuto al suicidio.

La depressione post-partum può causare alle neomamme un senso di ansia e irritabilità, dubbi su sé stesse e difficoltà di legame con il bambino, oltre a interferire con la loro capacità di pensare, dormire e mangiare. Per il bambino, la depressione materna post-partum può tradursi in problemi di sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.

Ora, i fattori di rischio per la depressione post-partum sono ben noti e principalmente riconducibili all’età della madre al momento del parto, al diabete e a una precedente storia di problemi di salute mentale.

Tuttavia, la nuova scoperta, compiuta da una ricercatrice dell’UVA Health e dai suoi collaboratori della John Hopkins Medicine e della Weill Cornell Medicine, suggerisce un fattore biologico finora sconosciuto: un’alterazione della capacità dell’organismo di ripulire il vecchio materiale genetico e altri detriti cellulari.

“La scoperta che le cellule non puliscono le vecchie proteine e i detriti cellulari, chiamata autofagia, si verifica prima che le donne sviluppino i sintomi della depressione, indicando che potrebbe essere parte del processo della malattia“, ha detto Jennifer L. Payne, MD, direttore del programma di ricerca sulla psichiatria riproduttiva presso la University of Virginia School of Medicine. “Esistono diversi farmaci che promuovono l’autofagia nelle cellule, quindi questa scoperta potrebbe aprire le porte a nuovi trattamenti e all’identificazione delle donne a rischio di depressione post-partum prima che si ammalino”.

Come comprendere la depressione post-partum

La Payne e i suoi colleghi volevano determinare se una forma di comunicazione tra le cellule recentemente scoperta, chiamata “comunicazione dell’RNA extracellulare”, potesse contribuire alla depressione post-partum. Questa forma di comunicazione cellulare è intensificata durante la gravidanza ed è fondamentale per l’impianto dell’embrione fecondato e per la successiva risposta infiammatoria dell’organismo, oltre che per altri ruoli.

I ricercatori hanno analizzato i campioni di plasma sanguigno raccolti da 14 partecipanti alla ricerca durante e dopo la gravidanza. Tra queste vi erano sia donne che soffrivano di depressione post-partum sia donne che non ne soffrivano. I ricercatori hanno scoperto che la comunicazione dell’RNA extracellulare nelle cellule immunitarie era ampiamente alterata nelle donne che soffrivano di depressione post-partum.

Inoltre, hanno stabilito che questo cambiamento “ampio e consistente” limitava in modo significativo la capacità dell’organismo delle donne di eseguire importanti operazioni di pulizia cellulare, suggerendo una potenziale causa biologica della loro depressione.

“Si pensa che i deficit di autofagia causino una tossicità che può portare ai cambiamenti nel cervello e nel corpo associati alla depressione“, ha detto Payne. “Non abbiamo mai compreso appieno le basi biologiche della depressione post-partum, e questa scoperta ci avvicina alla comprensione”.

Ora che questo problema biologico è stato identificato, i ricercatori potrebbero essere in grado di indirizzarlo per sviluppare trattamenti per la depressione post-partum, come ad esempio usare questa scoperta per sviluppare un esame del sangue in grado di identificare le persone a rischio, anche prima della nascita dei loro bambini. Questo potrebbe aiutare i medici a intervenire prima e a rendere la vita delle neomamme più facile e migliore.

About Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

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