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genitori e traumi infantili

Cosa fare se i genitori non riconoscono le ferite dell’infanzia?

Ci sono alcune persone che non riescono ad andare avanti nel momento in cui i genitori non riescano a riconoscere le ferite dell’infanzia che sono state inflitte ai figli e non si assumono delle responsabilità.

Non ricevere delle scuse può andare a bloccare una persona all’interno di un ciclo di rabbia, il problema è che non si dovrebbe attendere di ricevere delle scuse, ma bisogna lavorare e trovare pace dentro di sé, perché è l’accettazione e riconoscimento che ciò che è stato è stato e non si può cambiare. Ma noi abbiamo la capacità di poter cambiare noi stessi.

Il problema però è che spesso accade che non solo non si riesce ad andare avanti e ad accettarlo ma non si riescono a perdonare i propri genitori andando a minare irrimediabilmente il rapporto che si ha con loro.

Si possono perdonare i genitori anche se non ci chiedono scusa?

Quando si tratta di perdonare un genitore per tutto ciò che abbiamo vissuto durante il periodo dell’infanzia può sembrare quasi impossibile specie nel momento in cui crediamo anche inconsciamente che il legame di sangue ci dia in modo automatico il dono del tempo.

La situazione si complica in modo ulteriore quando il genitore non accetta la responsabilità per le sfide e i problemi che si sono incontrati in età adulta. Soprattutto quando il problema è dettato non da problematiche di nature fisiche ma di mancata accettazione della responsabilità di abusi psicologici, diventa ancora più complesso sia chiedere delle scuse sia dare il proprio perdono.

Infatti, spesso capita che genitori emotivamente distanti credano di aver fatto del loro meglio, di aver dato ai propri figli tutto ciò di cui avevano bisogno. E certo, tutto questo può essere vero ma non va a cancellare altri ricordi come ad esempio: un genitore stressato o spesso arrabbiato, verbalmente violento con i figli o l’uno con l’altro.

Il sentimento di solitudine e di trascuratezza non si cancella come nemmeno non si va ad eliminare il risentimento quando veniva fatto notare di dover essere grati di tutto ciò che si riceveva, in termini di compensazioni materiali, senza però poter mai ottenere una compensazione di tipo emotivo.

Si potrebbe dire che all’inizio molti, soprattutto coloro che hanno subito abusi o comunque delle mancanze a livello psicologico, pensano di aver avuto un’infanzia normale. Da adulti però ci si rende molto più conto di come le emozioni e le situazioni che si sono vissute non solo non erano “normali” ma hanno avuto un impatto importante sulla nostra vita.

A volte, coloro che hanno vissuto queste situazioni, si sentono sopraffatti dall’ansia e non riescono a spegnere i loro pensieri. Hanno un umore incostante, un giorno si sentono bene e il giorno dopo frustati e irritati.

Le relazioni intime potrebbero non funzionare perché si è troppo bisognosi di affetto, troppo manipolatori o controllanti, troppo insicuri, oppure si è emotivamente distaccati. Niente di ciò che si fa sembra dare un barlume di felicità e si fatica a mantenere una prospettiva positiva sulla vita.

Non siamo certi da dove provenga tutto ciò, ma abbiamo una consapevolezza del legame che sussiste tra l’infanzia negata e le difficoltà che si affrontano oggi. Ogni volta che si pensa al tempo passato con un genitore riaffiorano emozioni negative come la rabbia.

Forse si è provato anche a parlare con il proprio genitore, ma alla fine finisce sempre in modo disastroso perché negano qualsiasi responsabilità e rivoltano la conversazione, facendo sì che ci si debba sentire in colpa.

Sminuiscono il punto di vista dei figli dicendogli che esagerano e sollevano questioni come il fatto che è successo molto tempo prima. Mettono in competizione le loro esperienze con le loro e sottolineano come non ci si dovrebbe lamentare perché la loro vita era peggiore della vostra.

Perché è così difficile perdonare le ferite dell’infanzia?

ferite dell'infanzia

Il problema è che tutte queste emozioni, soprattutto quando si affrontano in età adulta sono complesse da gestire, perché da un lato c’è l’affetto che si prova per i propri genitori e dall’altra c’è la rabbia che non vuole accennare ad andare via.

Alcune persone sentono di non riuscire a proseguire nella loro strada fino a quando il genitore non riconosce le ferite che ha causato e di quanto si abbia sofferto. Inoltre, molti figli non sopportano che i genitori neghino il passato o non siano d’accordo su come sono andate le cose.

Bisogna accettare che nella maggior parte dei casi le scuse non arrivano mai e che bisogna disancorarsi dal bisogno di ricevere delle scuse. Si deve andare avanti, iniziando a comprendere come la propria vita, ormai influenzata inevitabilmente da quelle situazioni, può comunque essere bella e migliorare con un cambiamento che viene da dentro di noi e non dall’esterno.

Come accettare di non ricevere delle scuse?

Bisogna accettare che dobbiamo lavorare su noi stessi solo in questo modo possiamo non sentirci più arrabbiati e frustrati. Ma, come per molte cose, trovare pace richiede tempo, e ci sono alcuni passi che possiamo seguire se ci troviamo in una situazione simile.

Innanzi tutto, identifica tutte le tue emozioni e concedi loro tutto lo spazio di cui hanno bisogno. Se ti hanno ripetuto che i tuoi genitori hanno fatto del loro meglio, riconoscere che provi rabbia verso di loro può farti sentire a disagio o ingrato. Non giudicare le tue emozioni: lasciale semplicemente emergere.

Scava un po’ più a fondo. Quanto bene conosci i tuoi genitori? Cosa sai di loro prima che tu nascessi? In alcuni casi, scoprire che anche i tuoi genitori hanno avuto esperienze traumatiche può aiutarti a capire meglio perché ti hanno cresciuto in un certo modo.

Sapere che anche loro hanno sofferto può rendere difficile rimanere arrabbiati, soprattutto se comprendi che le tue esperienze sono parte di un modello relazionale disfunzionale tramandato di generazione in generazione.

Ricorda, tuttavia, che sapere cosa hanno vissuto i tuoi genitori non invalida le tue esperienze e i tuoi sentimenti. Puoi provare comprensione e compassione per loro e, allo stesso tempo, sentire rabbia, risentimento e dolore per le tue esperienze. Questa è una parte fondamentale del processo di guarigione.

Infine, tutti abbiamo fatto qualcosa di cui ci vergogniamo o di cui siamo imbarazzati. Accettare pienamente chi siamo e riconoscere i nostri errori è un processo che richiede tempo, pazienza e coraggio.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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