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compiacere gli altri e non dire di no

Come smettere di compiacere gli altri e imparare a dire di no

Spesso è possibile che ci si ritrovi a compiacere gli altri facendosi trasportare e fare anche cose che in realtà non si vorrebbero fare realmente. In questi casi ci si ritrova spesso a lasciare che siano gli altri a decidere cosa si dovrebbe fare, o ci si scusa in modo eccessivo anche se non si sono commessi errori.

Queste situazioni si verificano spesso in quelle persone che non sono in grado di dire di no e che in genere mettono i bisogni degli altri prima dei propri, in molti casi ciò avviene per evitare dei conflitti o perché semplicemente si è in cerca di approvazione.

Compiacere gli altri mettendo da parte sé stessi: perché succede?

L’abitudine di compiacere gli altri mettendo da parte sé stessi spesso nasce da una relazione familiare complicata. I bambini che crescono in un ambiente in cui i genitori o fratelli tendono a imporsi sui loro bisogni, magari mostrandosi esigenti nelle richieste, o avendo degli sbalzi d’umore, tendono a diventare flessibili e a mettere da parte sé stessi per riuscire a rendere felici gli altri.

Questo modello nell’infanzia in cui si mettono da parte i propri bisogni per placare o compiacere gli altri si radica in modo profondo e di conseguenza anche in età adulta si va a sviluppare una dipendenza dovuta alla ricerca di approvazione dagli altri.

Cosa succede quando non si impara a dire di no?

Il problema di compiacere gli altri costantemente è che alla fine si vanno a sacrificare i propri bisogni e non ci si sente mai soddisfatti appieno delle relazioni. In una relazione sana i bisogni di entrambi hanno bisogno di trovare il giusto equilibrio.

Mettere sempre i bisogni e le richieste degli altri prima delle proprie, e non dire mai di no, porta a uno squilibrio che a lungo andare genera risentimento e insoddisfazione. Anche se la società spesso rinforza questo tipo di comportamento etichettando coloro che non sanno dire di no come altruisti o generosi.

Questi elogi, però, quando non sono accompagnati da una vera soddisfazione interiore della persona che non sa dire di no, possono contribuire alla costruzione di una vita che sembra bella dall’esterno ma che in realtà si presenta vuota e insoddisfacente dall’interno.

Ecco perché riconoscere i costi che si devono pagare per compiacere gli altri è un primo passo per capire quanto si sta soffrendo e quanto si sta mettendo da parte il proprio io semplicemente per riuscire a rendere felice qualcuno al di fuori di noi.

L’uso della comunicazione assertiva come soluzione

Il processo di guarigione dal compiacere gli altri richiede che si sviluppi una comunicazione assertiva, ossia un modo di comunicare che permetta di esprimere i propri desideri e bisogni senza dover essere passivi oppure aggressivi. Attraverso la comunicazione assertiva si possono stabilire dei confini sani e si possono riconoscere i propri limiti e bisogni, così come quelli dell’altra persona.

Facciamo un esempio: il tuo partner desidera trascorrere le vacanze con la propria famiglia e anche tu vorresti vedere la tua, in questo caso una risposta assertiva potrebbe essere: “So che vedere la tua famiglia è importante per te e mi piacerebbe fare in modo che ciò accada. Tuttavia, è anche importante per me vedere la mia. Possiamo trovare un compromesso?”

Questo tipo di comunicazione, naturalmente porta a un cambiamento nei rapporti con le altre persone. Purtroppo, può succedere che cambiamenti come questi potrebbero non essere facili da gestire per gli altri. In quanto, alcune persone potrebbero sentirsi destabilizzate se la relazione era costruita su uno schema di compiacimento, dove una persona rinunciava ai propri bisogni per soddisfare quelli dell’altra.

In questi casi, può essere necessario valutare se la relazione è davvero equilibrata e se soddisfa entrambe le parti.

Imparare a smettere di compiacere gli altri è un percorso di crescita e consapevolezza personale. Mettere da parte la paura di deludere e iniziare a esprimere i propri bisogni richiede coraggio, ma può portare a relazioni più autentiche e soddisfacenti. Ricordati che meriti lo stesso livello di cura e considerazione che riservi agli altri: devi solo trovare il giusto equilibrio tra dare e ricevere.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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