Le allucinazioni – Come è possibile vedere cose che non esistono?
Il cervello umano è in grado di mentire circa i dati che i sensi comunicano. Quando vediamo (o sentiamo) cose che non esistono siamo di fronte ad una allucinazione. Contrariamente ad una illusione che interpreta scorrettamente uno stimolo esistente, l’allucinazione riscontra uno stimolo esterno che non esiste.
Un’allucinazione è cosa diversa dall’allucinosi: se qualcuno dice di vedere un mostro e si comporta in modo adeguato, cercando ad esempio di fuggire, allora si tratta di un’allucinazione, ma se questa visione viene messa in discussione e ritenuta impossibile, la persona è in uno stato di allucinosi.
Oggi, qualche informazione in più sul particolarissimo fenomeno delle allucinazioni, ci arriva da uno studio effettuato dalla Cardiff University e dalla University of Cambridge, secondo il quale la loro origine potrebbe essere riconducibile a un’esasperazione della nostra normale capacità di interpretare il mondo, facendo uso in parte delle nostre esperienze pregresse ed in parte delle nostre attese.
Facciamo un esempio: immaginiamo di entrare in una stanza e di vedere un’ombra che scivola dietro il sofà. Il nostro occhio avrà catturato poche informazioni per essere certo di cosa abbia visto, eppure la nostra esperienza pregressa ci porta ad elaborare di aver visto, con buona probabilità, un gatto. L’uso del “probabilmente” è fondamentale in questo caso, poiché le informazioni in nostro possesso sono talmente poche e dubbie che quel che abbiamo visto è frutto di un lavoro creativo più che reale, basato anche su quel “normalmente” ci aspettiamo di vedere. Da un punto di vista evolutivo, questa capacità “predittiva” è fondamentale per il nostro adattamento all’ambiente circostante, poiché ci permette di dar senso alle situazioni più complesse, ma è anche il motivo per il quale è molto probabile che molte piccole cose percepite ogni giorno sono in realtà un’allucinazione.
Ovviamente, è opportuno fare una netta distinzione tra le allucinazioni “da adattamento percettivo” e le allucinazioni indotte dalla deprivazione sensoriale o dalla malattia mentale: mentre le prime hanno una causa, come ampiamente accennato, adattiva, le altre dipendono da o da un fattore contingente (deprivazione) o da un patologia in essere (psicosi).