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Perché dovresti condividere il tuo letto con il tuo bambino?

Tutto quello che è indispensabile sapere sul bed-sharing e sulla condivisione del proprio letto con dei bambini piccoli.

Anche se siamo nel 2021 e la scienza oggi giorno compie enormi passi in avanti, non si è ancora riuscito a stabilire se condividere il proprio letto con i figli sia deleterio oppure un aspetto da valutare in maniera positiva.

Ovviamente, prima di rispondere a qualsiasi domanda, è bene esaminare tutti i rischi e i benefici che derivano da questa scelta, anche se la decisione finale dipenderà sempre dai genitori.

Perché alcuni esperti sono favorevoli alla condivisione del letto?

Alcuni esperti si dichiarano completamente favorevoli al bedsharing, in quanto ritengono che, in questo modo, il bambino riesca a sviluppare un grande legame affettivo con i genitori, che sapranno regalargli un alto livello di protezione anche durante il sonno.

Allo stesso modo molto altri scoraggiano questa scelta poiché, a detta loro, aumenterebbe il rischio di SIDS, ovvero la sindrome improvvisa della morte in culla.

Questa spiacevole situazione si verifica quando il bambino entra a contatto diretto con individui adulti che soffrono di sovrappeso e sono dediti al consumo di alcool e droghe, oppure qualora i bambini venissero coperti in maniera eccessiva o collocati in posizioni errate che favoriscono il soffocamento.

Ovviamente prevenire questa situazione non è possibile, anche se è bene prendere degli accorgimenti soprattutto durante i primi mesi di vita del bambino, quando la SIDS è più frequente.

In questi casi è consigliabile non dormire nello stesso letto ma condividere la stessa stanza con il neonato per i primi sei mesi della sua vita.

Bed-sharing e attaccamento materno

Diversi studi hanno dimostrato che questa condizione può favorire l’attaccamento tra il neonato e la madre, permettendo al bambino di acquisire la sicurezza che gli consentirà di agire in completa autonomia nel futuro.

Tutto ciò deriva dal fatto che il bambino si sente accolto e protetto in quanto, anche nel caso in cui faticasse a prendere sonno o si dovesse svegliare nel cuore della notte impaurito, avrebbe accanto la sua mamma pronta a consolarlo e a calmarlo con tutto il suo affetto.

Questo aspetto non è ancora completamente verificato, anche se sono diversi i casi in cui tale conclusione si è rivelata fondata.

Quali comportamenti adottare?

Nessuno sa quale sia il migliore comportamento da prendere in considerazione verso un figlio, anche se è possibile seguire qualche consiglio per cercare di adottare comportamenti costruttivi.

Condividere il letto con i propri figli non è esente né da rischi che da benefici, poiché come abbiamo potuto osservare, entrambe queste variabili sono presenti in questa eventualità.

È importante quindi affidarsi al proprio istinto e optare per la scelta che più si addice alla nostra situazione, non dimenticando però di prestare massima attenzione a tutte le norme di sicurezza che limiteranno l’insorgenza di imprevisti pericolosi.

Quello che davvero conta e che un bambino possa sentirsi amato e protetto tra le braccia dei suoi genitori e che, allo stesso tempo, essi riescano a trasmettergli l’amore di cui ha bisogno per vivere un’infanzia serena e spensierata.

About Silvia Faenza

Ciao sono Silvia Faenza, mi sono Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università del Salento, nel 2014. Dal 2015 mi occupo della gestione dei contenuti per aziende e agenzie editoriali online, principalmente in qualità di ghostwriter, copywriter e web editor.

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