Tatuarsi un gatto è qualcosa di segretamente intimo.
Chi decide di tatuarsi un gatto, ha diversi motivi.
Il gatto è da sempre considerato un animale magico, fin dall’antichità degli antichi egizi, dove era venerato ed un Dio, Bastet, il guardiano dell’oltretomba. La mitologia di Bastet, rimanda ad un significato più intimo. Il cambiamento, la libertà e la voglia di staccarsi dalle regole comuni. Il gatto è un felino indipendente. Ama senza essere possessivo e la sua regalità non ha confini. E’ capace di dilungarsi in lunghe chiacchierate e di darci fusa ed affetto senza però, dimenticarsi di dover ricevere qualcosa in cambio. Il felino è un seduttore nato. E’ il fascino e la bellezza nel suo comportamento regale. Ha la sua individualità e non ha paragoni.
Non ama i compromessi. Qualcuno che vuole tatuarsi un gatto è spesso un fuori dagli schemi. Simbolo anche dei “famigli” nell’antica stregoneria italiana. Le ragioni potrebbero essere anche esoteriche. Protettive e magiche.
Il felino è da sempre sinonimo di grazia, bellezza, ma indubbiamente, a dispetto di tutti i tatuaggi che potremmo farci colorare sulla pelle, un motivo più importante di tutti, resta il “ricordo”.
I gatti sono esseri sublimi. Le loro anime affascinano anche noi umani e l’amore che possiamo nutrire verso un felino va molto al di la della comprensione umana. La relazione uomo gatto è così particolare che tatuarne il nome o il ricordo potrebbe essere il motivo più importante di tutti.