Home / Psichiatria / Amore non corrisposto: scopriamo insieme la sindrome di erotomania

Amore non corrisposto: scopriamo insieme la sindrome di erotomania

Abbiamo sempre pensato che non essere amati fosse semplicemente una delusione oppure un momento difficile da superare, ma sapete che l’amore non corrisposto è una vera e propria malattia? Si tratta di Sindrome di Erotomania.

Cos’è la sindrome di erotomania e chi colpisce

A tutti noi sarà capitato almeno una volta nella vita di amare senza essere corrisposti; delusione e senso di abbandono ci prevalgono, ma sappiamo che dopo un po’ questa sensazione passa, e la vita riprende, magari in attesa di un nuovo amore che ci faccia battere il cuore.

Cosa succede quando non siamo in grado di superare questo momento? Cosa accade nella nostra mente se non riusciamo a metabolizzare il rifiuto?

Nella mente di chi soffre di Erotomania si genera un’idea fissa ed infondata che l’oggetto dei suoi desideri la ama e quindi non riesce a spiegarsi il perché del rifiuto.

Questa fissazione è talmente forte che il paziente si auto-illude costruendosi nella propria mente l’idea che l’oggetto del suo desiderio abbia una relazione con lei/lui.

Si tratta di un disturbo psichiatrico importante e da non sottovalutare, anche se apparentemente può sembrare solo una comune delusione d’amore.

I segnali della malattia da non sottovalutare

In realtà i segnali che abbiamo di fronte una persona che soffre di disturbo di Erotomania, sono ben chiari:

  1. la non accettazione del rifiuto da parte del suo amato/a;
  2. l’autoconvinzione che il lui/lei in questione è innamorato;
  3. la creazione di un mondo immaginario e nei casi più gravi anche di episodi di schizofrenia.

Il paziente affetto da sindrome dell’amore non corrisposto, attraversa nella sua malattia tre fasi:

La prima fase è quella della speranza e dell’attesa di essere ricambiata; poi si passa alla fase della delusione che può essere più o meno lunga e dove il paziente può anche mettere in atto tentativi di suicidio e infine la terza fase quella del rancore, dove la rabbia esplode e il paziente potrebbe anche mettere in atto episodi di violenza contro l’oggetto del suo desiderio.

 

About Giuliana

Autore: Assistente sociale, master in mediazione familiare. Scrivo da diversi anni, soprattutto per passione e mi occupo di diverse tematiche, dagli adolescenti, alle relazioni di coppia. Collaboro con la rivista Intimità. Amo scrivere poesie. ( per Contatto : jupax75[@]yahoo.it )

Vedi Anche

5 modi per gestire una “persona tossica”

Le “persone tossiche” sono quelle persone che ci circondano che con i loro comportamenti, modi ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *