2. L’opposizione terapeutica
Spieghiamolo con un esempio semplice: una persona fuma, e sa benissimo che fa male, ma non gli importa proprio nulla.
Una persona del genere è inutile che vada da qualunque medico, che gli dirà di smettere di fumare, tanto non lo farà: con lo psicologo è lo stesso. Il caso è diverso dal precedente perché qui il paziente si oppone a quello che il terapeuta dice, ed è chiaro che così le cose non possono funzionare.
Spesso queste persone hanno frequentato tantissimi psicologi senza però aver ottenuto alcun risultato.
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