I disturbi della personalità sono delle condizioni mediche che, spesso, cadono vittima della contraddizione. Spesso, infatti, le persone che ne sono affette vengono stigmatizzate e la loro situazione non approfondita come dovrebbe.
Basta pensare a come queste persone vengono enfatizzate nei film, dove arrivano ad assumere dei connotati esagerati e a dir poco assurdi. Anche se in maniera sbagliata, molti di questi personaggi entrano a far parte della cultura di massa, per cui molto spesso risulta estremamente facile giudicare il prossimo.
Un altro sbaglio riguarda la convinzione che queste persone siano del tutto incurabili, poiché con i giusti stimoli possono verificarsi grandissimi miglioramenti. Ecco, quindi, alcuni miti sbagliati relativi ai disturbi della personalità.
1. La causa dei disturbi della personalità non può essere individuata
Dire che è impossibile conoscere le cause che favoriscono l’insorgenza dei disturbi della personalità è sbagliato, in quanto ogni persona può essere interrogata e con la giusta terapia si può scoprire molto di più quanto ci si possa immaginare.
Ovviamente molti meandri non sono stati ancora esplorati, ma è impossibile dire che un oggetto non può essere riparato se prima non si prova a farlo.
Si tratta di un lungo percorso che, in alcuni casi, può favorire l’avvento di situazioni spiacevoli, ma non arrendersi e abbattersi fa parte del gioco.
Bisogna poi considerare la presenza di fattori ereditari e di elementi che, invece, si sono appresi con l’esperienza. Solitamente un disturbo della personalità nasce dall’incontro tra queste due variabili.
2.I disturbi della personalità non possono essere curati
Anche questa è un’affermazione completamente falsa, poiché non è vero che una malattia di questo genere non possa essere trattata.
Oggi abbiamo molte prove di come alcuni analisti siano riusciti a debellare alcune patologie che, in passato, sarebbero state descritte come incurabili. In ogni fase è richiesto il massimo impegno, sia da parte del soggetto interessato che dal suo medico.
L’utilizzo dei farmaci in questo caso non basta, perché possono solo alleviare il malessere, mentre una terapia cognitiva mirata può sconfiggere il problema alla radice.
3. Non c’è bisogno di conoscere i disturbi della personalità se non si vivono sulla propria pelle
È necessario che sempre più persone imparino a relazionarsi con queste problematiche perché, prima o poi, anche la persona più lontana da queste potrebbe diventarne vittima. È al tempo stesso importante imparare ad assimilare più informazioni possibili, poiché potrebbe essere utile per aiutare chi ci circonda. Per farlo al meglio bisogna abbandonare il pregiudizio e lasciarsi guidare dall’empatia e dalla volontà di mettersi in gioco senza preconcetti.
Questi sono solo alcuni dei miti che, oggigiorno, devono per forza essere sdoganati in una società moderna come la nostra. Ovviamente il tutto è più impegnativo di quello che può sembrare a parole, ma stabilire un buon rapporto tra paziente e curante può essere il primo passo verso il successo. Per attuare un intervento di successo bisogna rinforzare le proprie abilità sociali, in modo da acquisire tutte quelle competenze che, nelle varie occasioni, possono realmente fare la differenza.