In questi giorni abbiamo parlato più volte, cercando di capire come funziona, della rabbia. Un sentimento utile dal punto di vista della sopravvivenza, perché permette di combattere le situazioni avverse e risolvere il problema che si viene a creare.
Ci sono persone che, però, non riescono a gestire la rabbia, in vari modi: a volte come ira attiva, ovvero aggredendo gli altri, altre volte come ira passiva, cioè tenendola dentro.
Ma esistono dei modi per placare del tutto la rabbia che ci riguarda? Alcune soluzioni, effettivamente, esistono, e cerchiamo di capire quali sono.
1. Valutare a mente fredda
Ripensare ai momenti di rabbia nei momenti in cui non siamo arrabbiati permette di capire se la rabbia porta a qualcosa.
Nel momento rabbioso abbiamo ottenuto almeno qualcosa, un miglioramento, o tutto è rimasto come prima? Esempio banale, essere arrabbiati con il semaforo rosso che ci fa fare tardi: è utile a qualcosa?
2. Capire perché insorge
Spesso le persone che si arrabbiano non hanno ben chiaro per che cosa si arrabbiano. Capita, infatti, che ci arrabbiamo con la moglie/marito dopo una brutta giornata al lavoro; l’oggetto della rabbia, però, non è il partner.
Circoscrivere precisamente qual è il problema e pensare ad una soluzione che risolva non è solo un modo per risolvere il problema, ma anche per evitare esplosioni continue di rabbia.
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