Molte persone che hanno problemi psicologici, invece di rivolgersi ad uno psicologo si rivolgono ad un medico, che può consigliare una visita specialistica dallo psichiatra.
La differenza tra psicologo e psichiatra è che il secondo ha la possibilità di prescrivere dei farmaci, tra cui antidepressivi e ansiolitici, ma non solo: questi farmaci, però, non sempre possono funzionare a dovere, e in questo articolo elencheremo cinque motivi per cui questo succede.
1. L’ambiente influenza il funzionamento
Alcuni studi scientifici dimostrano come l’azione del farmaco è dipendente dall’ambiente in cui il paziente si trova, in particolare dallo stress a cui è sottoposto.
Il paziente più stressato ha infatti un’azione antagonista da parte degli ormoni dello stress sul farmaco, che fa diminuire il suo funzionamento.
2. Il meccanismo del farmaco
Come tutti i medicinali, anche gli antidepressivi vengono processati dall’organismo, e possono arrivare al cervello in concentrazione più o meno elevata.
Questa importante differenza fa sì che il problema del non funzionamento del farmaco sia dipendente dall’organismo, e che sia necessario curare altri problemi prima di quelli psicologici.
3. Il farmaco non è selettivo
I farmaci che agiscono sul sistema nervoso non sono, in generale, selettivi per tutto il sistema nervoso, ma solo su una parte specifica.
Tuttavia, la loro azione non è troppo selettiva, non va a risolvere il problema, ma solo a inibire il sintomo: come un antidolorifico, infatti, non si toglie la causa del dolore, ma solo la sensazione del dolore, ed è per questo che il farmaco non risolve il problema che sta alla base dell’ansia o della depressione.
4. Il farmaco interagisce con la mente
Il farmaco interagisce, tra le altre cose, con la mente del paziente, che ha comunque un suo funzionamento che non può essere fermato, per ovvi motivi.
Per questo, quando il farmaco ha un’interazione con la mente, l’azione può essere più forte o meno forte a seconda di come la mente si pone nei confronti dell’assunzione del farmaco, di fatto aumentandone o diminuendone l’efficacia.
5. L’antidepressivo non risolve il problema di fondo
Il farmaco ha lo scopo primario di rimuovere un sintomo, ma non di curare la patologia sottostante.
In altre parole, quando si assume un ansiolitico l’ansia se ne va, per il tempo d’azione del farmaco; però se ne va il sintomo e non il problema che la genera, motivo per cui è necessario e importante risolvere quel problema, relegando il farmaco solo alla fase iniziale di risoluzione.