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Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

Ecco perché abbiamo bisogno di un buon sonno per ridurre l’ansia

Quando si tratta di gestire i disturbi d’ansia, il sonno svolge un ruolo molto importante: e se è vero che una notte di sonno completo può riequilibrare le proprie emozioni, è altrettanto vero che una notte insonne può innescare un aumento del 30% dei livelli di ansia. Ad affermarlo è una nuova analisi della University of California, Berkeley, i cui ...

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Come aiutare una persona depressa?

La depressione è una malattia grave e difficile da superare. Non è dunque nè un problema che si può semplicemente ignorare o superare con la forza di volontà, nè una situazione che può essere facilmente arginata da soli. Richiede invece l’aiuto di un professionista e, in alcuni casi, una terapia medica e la collaborazione delle persone più care. Ma cosa ...

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I diffusori di fragranza potrebbero migliorare le capacità cognitive degli anziani

Una semplice fragranza diffusa nelle camere da letto di adulti anziani per due ore ogni notte per sei mesi ha fatto miracoli, o quasi: secondo uno studio dei neuroscienziati dell’Università della California di Irvine, infatti, i loro ricordi hanno subito un notevole miglioramento, con un aumento del 226% delle capacità cognitive rispetto al gruppo di controllo. Secondo i ricercatori, questa ...

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Metà delle persone sviluppa un disturbo mentale entro i 75 anni

Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università del Queensland e della Harvard Medical School ha rilevato come una persona su due svilupperà un disturbo mentale nel corso della propria vita. Il professor John McGrath del Queensland Brain Institute dell’UQ, il professor Ronald Kessler della Harvard Medical School e i loro colleghi di altri 27 Paesi hanno analizzato i dati di ...

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Come il sonno può rafforzare le nostre emozioni positive

I ricercatori del Dipartimento di Neurologia dell’Università di Berna e dell’Ospedale Universitario di Berna hanno identificato il modo in cui il cervello gestisce le emozioni durante il sonno onirico per consolidare la memorizzazione delle emozioni positive e smorzare il consolidamento di quelle negative. Il lavoro contribuire a rafforzare l’importanza del sonno nella salute mentale e apre nuove strade alle strategie ...

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Il modo con cui impariamo le lingue è molto più complesso di quanto pensiate

La capacità di apprendere e usare il linguaggio è una caratteristica esclusivamente umana. Ed è altresì una caratteristica estremamente importante: ci permette di comunicare, imparare cose, creare concetti, pensare meglio. Tuttavia, a causa della complessità di questo processo, gli scienziati hanno a lungo cercare di comprendere come funzioni la neurobiologia del linguaggio. Ricordiamo come nella visione tradizionale di questo tema ...

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Esercizio fisico, gli effetti di breve termine sulla mente

Un recente studio condotto dall’Università dell’Iowa afferma che l’esercizio fisico sembra essere in grado di generare benefici più importanti di quanto si potesse pensare, dal rilascio di ormoni che inducono la felicità a una migliore forma fisica. Non solo: nuovi dati dimostrano che può dare una spinta in più anche alla mente, confermando pertanto i collegamenti tra forma fisica e ...

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Morbo di Parkinson, forse la sua origine è nell’intestino

Il morbo di Parkinson è una malattia caratterizzata dalla lenta distruzione del cervello, a causa dell’accumulo della proteina alfa-sinucleina e del conseguente danno alle cellule nervose. La malattia porta alla rigidità muscolare e ai caratteristici movimenti lenti di chi ne soffre. Ebbene, in un nuovo progetto di ricerca, alcuni scienziati hanno utilizzato dei topi di laboratorio geneticamente modificati, che esprimono ...

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I giochi per smartphone possono intercettare segnali di declino cognitivo

Stando a una nuova ricerca condotta dai ricercatori dell’Università del Kent, alcuni dei più popolari giochi per cellulari potrebbero fornire un nuovo strumento per aiutare i medici a individuare i primi segnali del declino cognitivo, alcuni dei quali potrebbero anche indicare l’insorgenza di condizioni gravi, come la demenza. In particolare, osservando il legame tra gli schemi di tap, swipe e ...

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Un futuro spaziale? Ecco come reagisce il nostro cervello in assenza di gravità…

L’era dei viaggi nello spazio non è più così lontana e diversi studi si stanno occupando di comprendere che cosa potrebbe accadere al nostro cervello in simili condizioni di assenza di gravità. In particolare, una recente analisi ha studiato la reazione del cervello umano ai viaggi al di fuori della gravità terrestre suggerendo come i viaggiatori abituali (come gli astronauti) ...

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