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Memoria, ricercatori scoprono come “modificarla”

All’interno del nostro cervello l’ippocampo è in grado di immagazzinare le informazioni sensoriali ed emotive che costituiscono i nostri ricordi, siano essi positivi o negativi. Considerato che non esistono in natura due memorie “uguali”, e che ogni ricordo è conservato all’interno di una combinazione unica di cellule cerebrali che contengono tutte le informazioni ambientali ed emotive associate a quell’evento, ne ...

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Perché sempre più giovani sono infelici?

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Che l’adolescenza sia un periodo particolarmente complesso nello sviluppo umano è ben noto. Ora è altresì noto il fatto che sempre più adolescenti si dichiarano tristi e infelici, aprendo dunque margini di interpretazione e di analisi per capire i motivi. Analizzando i dati del National Survey on Drug Use, infatti, emerge come dal 2008 al 2017 vi sia stato un ...

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Disturbo bipolare, una recente ricerca la relaziona al Parkinson

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Le persone che soffrono di disturbo bipolare potrebbero avere maggiori probabilità di sviluppare, in seguito, anche la malattia di Parkinson rispetto alla media delle persone. La conclusione è stata pubblicata a margine di uno studio diramato nell’ultimo numero online di Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology, che ricorda come già studi precedenti sono stati in grado di dimostrare ...

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L’ansia dei bambini dipende anche dall’inquinamento?

Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Cincinnati e del Children’s Hospital Medical Center della stessa città, ha esaminato la correlazione esistente tra l’esposizione all’inquinamento atmosferico legato al traffico, e l’ansia infantile, osservando in che modo la neurochimica viene alterata nei pazienti più giovani. Stando alle conclusioni cui è giunta la dottoressa Kelly Brunst, assistente docente presso il dipartimento ...

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Autismo e infanzia, nuove scoperte sul linguaggio

Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Columbia University ha scoperto che i neonati ad alto rischio di autismo riescono a percepire meno le differenze nei modelli di linguaggio rispetto ai neonati che sono invece a basso rischio di sindrome di tale spettro. Dunque, i risultati dell’analisti suggerirebbero che gli interventi per migliorare le competenze linguistiche dovrebbero iniziare durante l’infanzia ...

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