Se pensiamo ad una persona che parla con sé stesso, generalmente pensiamo che sia matta, perché non è un comportamento conveniente da mostrare in pubblico.
La verità, però, è molto diversa dalla percezione e la realtà è che tutti noi parliamo a noi stessi. Lo facciamo per rassicurarci, per incoraggiarci, per riflettere; qualcuno lo fa a bassa voce mentre altri a voce alta, solitamente quando non ci sono altre persone.
Quando parliamo a noi stessi, è la mente razionale, quella “adulta”, che parla alla mente “bambina”, quella emotiva, come un genitore che insegna al proprio figlio e lo aiuta. E proprio in questo dialogo ci sono parole ed espressioni che è importante evitare, e in questo articolo vedremo quali sono.
1. Le parole estreme
Quando parliamo a noi stessi, le parole sono più forti di quanto possiamo pensare. Pensare quindi che “così non otterrò niente” è diverso da “così non otterrò poi molto”, per la nostra mente emotiva.
L’emotività è quella che ci guida nelle decisioni da intraprendere, e con parole come sempre, mai, terribile, nulla, inutile e altre simili non risolveremo il problema, ma anzi “castreremo” il nostro sistema limbico che, in risposta, fornirà emozioni negative.
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