Nel corso degli anni, gli psicologi hanno condotto decine di studi per identificare quali variabili sono generalmente associate a matrimoni più felici. Questi fattori rappresentano buoni predittori statistici della soddisfazione coniugale. Ad esempio, secondo le ricerche, le coppie con un livello di istruzione più elevato e quelle con redditi maggiori sono generalmente più felici rispetto alle controparti meno istruite e meno abbienti.
Ma questo significa che puoi rendere il tuo matrimonio più soddisfacente tornando a studiare o trovando un lavoro meglio retribuito?
Probabilmente no. La soddisfazione coniugale è influenzata da molti fattori, non da uno o due. E solo perché un reddito più alto predice un matrimonio più felice non significa necessariamente che più soldi rendano i matrimoni più felici. È possibile che la freccia causale voli nella direzione opposta: le persone felicemente sposate sono più felici al lavoro, il che porta a maggiore successo, promozioni frequenti e stipendi più alti.
I segnali di allarme da non ignorare
Le coppie che stanno pensando di fare il grande passo farebbero bene a considerare alcuni indicatori di relazioni meno felici e soddisfacenti. Ad esempio, quando un partner ottiene punteggi elevati su una misura di nevroticismo o emotività negativa, oppure manifesta una forte paura della separazione, questo non è un buon segno.
Altri predittori di matrimoni meno felici includono problemi finanziari, malattie croniche, avere molti figli e difficoltà genitoriali. Un alto livello di stress nella propria vita non è certo la ricetta per un matrimonio felice. Questi risultati ci ricordano quanto sia importante valutare con attenzione non solo i sentimenti che proviamo, ma anche le circostanze concrete in cui la relazione si svilupperà.
Uno studio globale su 65 paesi
C’è però un problema: quasi tutti gli studi sulla soddisfazione coniugale sono stati condotti in Australia, Canada, Stati Uniti o paesi europei. Studi simili in Sud America, Asia e Africa produrrebbero risultati analoghi?
Per colmare questa lacuna, la ricercatrice tedesca Ina Grau e il suo team hanno raccolto dati da oltre 15.000 partecipanti in 65 paesi su sei continenti. Tutti i partecipanti erano legalmente sposati e nati nel paese in cui vivevano, con età comprese tra 18 e 92 anni. I partecipanti hanno fornito dati demografici e completato questionari che misurano i tratti di personalità del Big Five, lo stile di attaccamento, la frequenza di esperienze stressanti recenti, l’aggressività e i comportamenti di problem-solving.
Il team di Grau ha identificato 20 variabili statisticamente associate alla soddisfazione coniugale. Alcuni fattori, come essere più istruiti, essere gradevoli, avere meno figli e non essere nevrotici, mostravano una relazione molto debole con la soddisfazione matrimoniale. Nei matrimoni reali in molte parti del mondo, queste variabili probabilmente hanno poco o nessun impatto.
I tre fattori che contano davvero
La ricerca ha rivelato che alcune variabili emergono come predittori moderatamente buoni della soddisfazione coniugale. Ad esempio, i partecipanti che ottenevano punteggi elevati sulla coscienziosità, intesa come senso del dovere, o bassi sull’aggressività tendevano a riportare livelli più alti di soddisfazione matrimoniale.
Ma il dato più significativo riguarda i tre fattori che si sono rivelati forti predittori di insoddisfazione coniugale in quasi tutti i 65 paesi esaminati. Primo: i coniugi che ignoravano frequentemente il proprio partner avevano maggiori probabilità di riportare un matrimonio infelice. Secondo: i coniugi che parlavano frequentemente di separarsi dal partner mostravano livelli più bassi di soddisfazione. Terzo: i coniugi che non erano psicologicamente attaccati in modo sicuro al partner riportavano matrimoni meno felici. Questi individui dichiaravano di non sentirsi emotivamente vicini al partner e di non essere sicuri di poter contare su di lui.
L’attaccamento sicuro emerge quindi come elemento cruciale anche nella vita adulta, confermando quanto le dinamiche relazionali apprese nell’infanzia continuino a influenzare le nostre relazioni di coppia.
Perché l’amore ci rende ciechi
Leggendo i fattori associati ai matrimoni felici, colpisce quanto i risultati sembrino ovvi. Certo che le persone sposate sono più felici quando il denaro non manca e quando i partner si fidano l’uno dell’altro. Certo che sono meno felici quando il partner le trascura.
Se queste sono conclusioni scontate, allora perché così tanti matrimoni iniziano alla grande ma alla fine perdono slancio, finendo nell’infelicità o addirittura nel divorzio?
Una spiegazione è la nostra tendenza al ragionamento emotivo. Quando decidono se impegnarsi in una relazione a lungo termine, le coppie a volte danno troppo peso ai propri sentimenti e troppo poco ai consigli di amici e familiari. Quando siamo giovani e travolti da una storia d’amore eccitante e sessualmente carica, spesso fatichiamo a vedere ciò che è abbastanza ovvio a tutti gli altri.
Il tuo ragazzo ha un lavoro mal pagato e vuole tre figli? La tua ragazza ama fare festa, ha un brutto carattere e lancia oggetti quando è arrabbiata? Chiunque osservi dalla linea laterale sa che questo non promette bene. Eppure, chi è innamorato fatica a vedere questi segnali con lucidità.
Il valore della saggezza collettiva
La maggior parte delle culture nel mondo ha proverbi che ci mettono in guardia sui pericoli del ragionamento emotivo, specialmente quando si tratta di sposarsi. L’amore è cieco. Misura due volte e taglia una volta sola. Gli sciocchi si precipitano dove gli angeli temono di camminare.
Questi detti popolari racchiudono una saggezza accumulata attraverso generazioni di osservazione delle dinamiche relazionali. Non si tratta di cinismo, ma di realismo. I sentimenti intensi dell’innamoramento, per quanto meravigliosi, non sono una guida affidabile per prevedere la compatibilità di coppia a lungo termine.
Insomma, la ricerca ci offre una mappa chiara: evitare di ignorare il partner, non minacciare la separazione come arma durante i conflitti, e coltivare un attaccamento sicuro sono gli ingredienti fondamentali di un matrimonio soddisfacente. Ma forse il consiglio più prezioso è anche il più antico: prima di legarti per sempre a qualcuno, ascolta cosa ne pensano le persone che ti vogliono bene. Loro vedono ciò che l’amore, nella sua dolce cecità, ti impedisce di scorgere.
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