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Roberto Rossi

Mi chiamo Roberto Rais, Giornalista pubblicista, da diversi anni  specializzato in tematiche legate alla psicologia, alla motivazione e al wellness psico-fisico. Collaboro con alcuni magazine online di settore, prestando la mia consulenza editoriale anche ad agenzie di stampa e siti web"

Paura e ansia: una ricerca ci svela come ci influenzano

Una nuova ricerca condotta dal ricercatore Dean Mobbs e pubblicata sull’ultimo numero della rivista Nature Human Behaviour ha scoperto che la paura e l’ansia sono entrambe risposte al pericolo, ma… lo sono in tempi diversi. In particolare– afferma il neuroscienziato – la paura colpisce una persona quando la minaccia è imminente: si pensi al caso di una tigre che salta ...

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Social media: ragazzi e ragazze sono influenzati in tempi diversi

Le ragazze e i ragazzi potrebbero essere più vulnerabili agli effetti negativi dell’uso dei social media in momenti diversi della loro adolescenza. A sostenerlo è un team internazionale di scienziati in uno studio pubblicato oggi su Nature Communications, nel quale i ricercatori affermano che, dai dati del Regno Unito, le ragazze sperimentano un legame negativo tra l’uso dei social media ...

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La meditazione aiuta a rilassarsi ma… non tutti!

La meditazione dovrebbe aiutare a rilassare il corpo e la mente ma… recenti ricerche hanno scoperto che più del 25% delle persone che meditano regolarmente hanno ottenuto degli effetti negativi. La ricerca, che compare nell’ultimo volume di PLOS ONE, ha rivelato che più di un quarto delle persone che meditano a volte si allontanano da tale pratica dopo aver avuto ...

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Come scegliamo i nostri amici online? Ecco alcuni Studi in merito

Vi siete mai domandati quali siano i meccanismi che vi fanno scegliere alcuni amici online, e scartare gli altri? Un gruppo di ricercatori della Stanford University e della University of California Davis ha cercato di scoprirlo, condividendo le proprie riflessioni in un recente articolo pubblicato sulla rivista Social Psychology and Personality Science. Su tutti, prevale un principio di base: il ...

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C’è un collegamento tra ansia e allergie?

Un recente studio condotto su un campione di oltre 1.700 persone da un team di ricercatori condotto da Claudia Traidl-Hoffmann, direttrice del Centro Universitario di Scienze della Salute dell’Ospedale Universitario di Augsbur, e docente di Medicina Ambientale al TUM, ha cercato di comprendere se possa esservi un collegamento tra l’ansia e le allergie. Per determinare ciò, i partecipanti allo studio ...

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La musica aiuta il cervello dei neonati prematuri

In Svizzera, più o meno come accade nella maggior parte dei Paesi industrializzati, circa l’1% dei bambini nasce “molto prematuramente”, cioè prima della 32a settimana di gravidanza. E anche se i progressi della medicina neonatale offrono loro buone possibilità di sopravvivenza, purtroppo questi bambini sono comunque ad alto rischio di sviluppare disturbi neuropsicologici. Per aiutare il cervello di questi neonati ...

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Cosa succede quando il nostro cervello riconosce un familiare?

In uno studio condotto dal Cedars-Sinai, i ricercatori hanno scoperto alcune nuove informazioni su come l’area del cervello responsabile della memoria viene attivata quando gli occhi si posano su un volto rispetto a un altro oggetto o immagine. I loro risultati, pubblicati sulla rivista Science Advances, ci permettono di comprendere meglio come funziona la memoria e aggiunge prove a sostegno ...

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Come funziona il nostro cervello quando veniamo influenzati dagli altri

perché le persone sono sole

Quando le persone cambiano la loro opinione dopo aver ricevuto informazioni aggiuntive da un’altra persona, stiamo davanti a un esempio di influenza sociale informativa. Ma quando le persone rivedono le loro opinioni perché vogliono essere socialmente accettate, i ricercatori si riferiscono alle c.d. influenze sociali normative. Ebbene, ora i ricercatori hanno compreso quali siano i meccanismi neurali alla base di ...

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Bulimia nervosa, ecco come il cervello non può farci smettere di mangiare

Una nuova ricerca condotta da un ricercatore della Icahn School of Medicine al Mount Sinai ha rivelato un meccanismo neurale chiave alla base della sensazione di “essere incapaci di smettere di mangiare”, l’aspetto più saliente dei disturbi alimentari come la bulimia nervosa. In particolare, il ricercatore ha individuato l’attivazione carente della corteccia prefrontale mediale e laterale (regioni cerebrali note per ...

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